Nucleare. Fazio: “Nessun pericolo da arrivo di correnti d'aria dal Giappone"
Se anche le correnti dovessero trasportare sull'Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima, il ministro della Salute assicura che “si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che non avrebbero alcun effetto sulla salute”. Il Governo, intanto, ha annunciato una moratoria di un anno per l’attuazione e l'istallazione delle quattro centrali previste dal piano approvato nel 2008.
23 MAR - "L'eventuale arrivo in Italia di correnti d'aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, assicurando che "se anche le correnti dovessero trasportare sull'Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale".
E mentre continua la preoccupazione per il rischio nucleare in Giappone, il Governo si prepara a presentare una moratoria per l’installazione dei nuovi siti in Italia. Lo ha annunciato ieri il ministro per lo Sviluppo, Paolo Romani, spiegando che la decisione potrebbe già essere formalizzata oggi in Consiglio dei Ministri.
I dodici mesi di pausa servirebbero a valutare l’evento giapponese per poi decidere cosa fare nel nostro Paese sulla base dei risultati delle analisi e non “sull’onda dell’emotività”. Critico il senatore del PD e presidente della commissione di inchiesta sul Ssn Ignazio Marino, secondo il quale moratoria “è solo un trucchetto per evitare che gli italiani si pronuncino contro il Governo attraverso il referendum e per non essere sconfessati dai cittadini”. “Abbiamo bisogno di un Governo che decida – continua Marino -. Si può ammettere di avere sbagliato nelle valutazioni e nella scelte. Si può cambiare idea e dichiarare che il piano per il nucleare non sarà realizzato ma archiviato mentre gli investimenti saranno fatti nelle energie rinnovabili. Tuttavia, dal Governo arrivano solo balbettii e frasi scomposte. Non abbiamo bisogno di ministri che prendono tempo senza sapere, per un anno intero, quale sarà la strategia dell'Italia in campo energetico".
23 marzo 2011
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