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Stabilità. Formazione medicina generale. Sigm: “Sì a selezione e graduatoria unica nazionale. Valorizziamo i corsisti”


I giovani medici confermano il sostegno all’emendamento per l’unificazione delle selezioni per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica in medicina generale e lanciano un appello al Parlamento per equiparare i compensi dei corsisti in Mg con le altre specializzazioni

09 DIC - Sì all’emendamento 3444/VII/1. 20 al Ddl Stabilità finalizzato all’unificazione delle selezioni per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica in medicina generale con il concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione universitarie di medicina, nonché all’adozione di una graduatoria nazionale unica.
 
Il sostegno all’emendamento arriva dall’Associazione italiana giovani medici (Sigm) che rivolge anche un appello al Parlamento affinché vengano recuperati gli emendamenti 17.185 - 17.186 - 17.187, a firma dell’On. Filippo Crimì (Pd) ed altri per la valorizzazione dei corsisti di medicina generale.
 
Emendamenti, già presentati ma accantonati, ricorda una nota del Sigm “che recepirebbero le richieste del Sigm prevedendo, a seconda delle differenti formulazioni, in prima istanza, l’adozione di un contratto di formazione specifica per i corsisti di medicina generale, con l’equiparazione dei compensi (dagli attuali 11.603 euro annui a 25mila) a quelli destinati agli specializzandi”. In alternativa, è stata proposta “la modifica delle norma sulle incompatibilità ai fini del conferimento degli incarichi di guardia medica notturna e festiva e della guardia medica turistica, rendendo questa assegnazione prioritaria per gli iscritti ai corsi di formazione specifica in medicina generale rispetto ai medici non in possesso di formazione specifica in medicina generale”.
 
E ancora, è stati anche proposto di spostare gli oneri relativi alle coperture assicurative, necessari allo svolgimento del corso di formazione specifica in medicina generale, in atto interamente addossati a corsisti, a carico della Regione o dell’Azienda Sanitaria in cui si svolge la formazione, al pari di quanto già avviene per gli specializzandi universitari.
 
I Giovani Medici chiedono al Parlamento tutto e al Governo di “recepire questa innovazioni e di compiere, dopo anni di inerzia, i primi passi concreti per valorizzare anche in Italia il capitolo della formazione specifica in medicina generale, come avviene nel resto d’Europa”.
 
Si auspica, inoltre, che "la Fnomceo che in queste settimane è impegnata in una serie di iniziative volte a sensibilizzare il Governo ed il Parlamento al fine di migliorare la condizione dei medici italiani, ma che sul capitolo della formazione specifica in medicina generale continua a tacere, possa fare proprie le presenti richieste che vanno nel senso di sostenere le giovani generazioni di medici". 

In ogni caso sul tema non sembra esserci accordo tra i giovani camici bianchi vista per esempio la posizione assunta da Fimmg Formazione che boccia invece la graduatoria unica.

09 dicembre 2015
© Riproduzione riservata

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