Lorenzin a Otto e Mezzo: “Il prossimo anno avremo 2 mld in più da investire su personale e farmaci innovativi”. E sullo scandalo in Lombardia: “Maroni non deve dimettersi”
di G.R.
Stoccata alle Regioni sulle competenze in materia di sanità: "Con la riforma del Titolo V abbiamo perso un'occasione per affidarle allo Stato, ma comunque qualcosa è cambiato". Così il ministro della Salute ieri sera alla trasmissione televisiva di La7. In tema di trasparenza: "Le Regioni devono collaborare per poter avviare una rigorosa azione di monitoraggio sulle spese. Ma la sanità resta uno dei settori pubblici più controllati".
19 FEB - “Dal 2009 ad oggi sono stati tagliati 25 mld di spesa sanitaria. Dal 2013, però, non si sono più registrati tagli lineari. Con l’approvazione del Patto per la salute abbiamo iniziato ad applicare la spending review. Fortunatamente, grazie alla crescita del Pil, da quest’anno avremo 2 miliardi in più da poter investire nel comparto”. Così il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, ha commentato ieri sera la relazione del presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, nel corso della trasmissione
Otto e Mezzo.
Lorenzin ha poi spiegato che queste risorse aggiuntive dovranno essere investite per dare risposte a due emergenze: personale e aumento della spesa farmaceutica. “In questi anni – ha detto – siamo riusciti a tenere fermi i conti del settore comprimendo la spesa per il personale. Si è creata però in questo modo, una situazione che non possiamo più portare avanti: i contratti sono fermi da troppi anni e, con il blocco del turnover, abbiamo tenuto fuori un’intera generazione. Dall’altro lato, poi, dovremo intervenire sull’aumento della spesa ospedaliera venutosi a creare con l’ingresso dei farmaci innovativi”.
Incalzata dalla conduttrice, il ministro è intervenuto anche sul recente caso Lombardia che ha portato all’arresto del presidente della commissione Sanità,
Fabio Rizzi. “Io mi definisco una persona garantista – ha detto – e non credo che ad oggi il presidente della Regione,
Roberto Maroni, dovrebbe dimettersi dal suo incarico. Dovrebbe però – ha aggiunto – applicare la nuova norma per la selezione dei Direttori generali. Dobbiamo rendere trasparenti tutte le spese, ogni euro deve essere giustificato”.
Proprio sul tema della trasparenza Lorenzin ha richiamato le Regioni a collaborare per poter avviare “una rigorosa azione di monitoraggio sulle spese”. La sanità, però, ha sottolineato il ministro, “è molto più controllata di altri settori pubblici”. Non a caso “queste patologie escono fuori”, e in futuro potranno casi come quello lombardo potranno venire alla luce “grazie al nuovo Piano nazionale corruzione”.
Infine, rispondendo a
Marco Travaglio che auspicava un passaggio delle competenze per la sanità dalle Regioni allo Stato, il ministro ha lanciato una battuta: “Abbiamo perso in parte l’occasione con la recente riforma costituzionale ma qualcosa è comunque cambiato”.
Giovanni Rodriquez
19 febbraio 2016
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