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Biotestamento. Intervista a Binetti (Udc): "Basta rinvii. E' ora che il Parlamento si pronunci"


Dopo l’ennesimo scontro tra maggioranza e opposizione avvenuto all’interno della Conferenza dei capigruppo, la deputata cattolica dell’Udc, Paola Binetti, chiama ad una assunzione di responsabilità tutte le forze di maggioranza. "Il 27 aprile chiederemo di votare subito il ddl sul fine vita. Vedremo finalmente chi è d'accordo e chi no".

22 APR - Mercoledì 27 aprile alle ore 16, alla riapertura dei lavori della Camera, dopo la pausa pasquale, il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini prenderà la parola nell’Aula di Montecitorio e a tutta l’assemblea chiederà di pronunciarsi sull’inversione dell’Ordine del giorno. In caso di accoglimento (molto probabile) della proposta l'esame del provvedimento potrebbe iniziare subito. E' quanto ci ha detto Paola Binetti in questa intervista esclusiva spiegando che in tal modo il voto sulle dichiarazioni anticipate di trattamento potrà cominciare immediatamente, senza andare in coda agli altri provvedimenti in agenda, come invece previsto dall’odg dei lavori attuale che rischierebbe di rinviare sine die l'esame del provvedimento.
 
 
Onorevole Binetti, l’Udc chiederà l’inversione dell’Odg, a quel punto cosa succederà?
Succederà che l’Aula si pronuncerà per dire se è d’accordo o meno sull’inversione di voto. Insomma l’Udc chiama ad un’assunzione di responsabilità le forze della maggioranza sul testamento biologico chiedendo espressamente “vediamo se lo volete veramente”. D’altra parte il disegno di legge è un banco di prova per tutta l’Aula perchè sollecita i parlamentari a dichiarare una volta per tutte da che parte stanno su questi temi importanti per i cittadini.
 
Ma come siamo arrivati a questa ennesima prova di forza sul biotestamento?
L’antefatto è la Conferenza dei capigruppo di martedì scorso in cui c’è stato uno scontro sul calendario dei lavori. Il calendario si fa immaginando che i disegni di legge precedenti siano stati discussi e approvati. Invece è successo che il percorso di approvazione del ddl sulla "prescrizione breve" si è dilatato per settimane facendo saltare le precedenti agende parlamentari ma soprattutto ha fatto saltare alcuni provvedimenti (Conversione in legge del decreto-legge recante misure urgenti per garantire l’ordinato svolgimento delle assemblee societarie annuali e la Conversione in legge del decreto-legge recante misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco) su cui c’è una scadenza imposta dall’Unione europea. A questi poi si è aggiunto il Def che deve essere approvato entro aprile. Nel corso della conferenza dei capigruppo, la maggioranza ha chiesto che il fine vita venisse esaminato subito ma non si è trovato l’accordo tra i gruppi e quindi si è deciso di lasciarlo all’ultimo punto della giornata.
 
Perchè ora chiedete l’inversione dell’Ordine del giorno non sarebbe stato più semplice pronunciarsi a favore nella Capigruppo?
Abbiamo fatto un errore lo ammettiamo perchè insieme alla maggioranza avremmo potuto chiedere l’inversione dell’ordine del giorno. Però adesso rilanciamo con una proposta estremamente coraggiosa interpellando tutta l’Assemblea.
 
Perchè è così importante discutere subito il provvedimento non sarebbe a questo punto meglio aspettare la tornata elettorale?
Da troppo tempo ci trasciniamo sul fine vita. A questo punto credo che sia giusto per tutti, sia favorevoli che contrari, uscire da questa confusione di fondo per cui se ne parla ma non ci sono sostanziali passi in avanti. In Parlamento c’è sempre un provvedimento cenerentola che finisce in coda perchè ogni motivo è buono per spostarlo. Spesso le forze politiche assumono l’atteggiamento dello struzzo nascondendo la testa sotto la sabbia. Questa volta auspichiamo che si possa creare una sinergia positiva tra cattolici in modo da ritrovare, su questi temi, unità oltre la stretta appartenenza politica. Noi ci auguriamo che questa legge venga votata in modo autenticamente bipartisan Pdl, Lega, Responsabili e Udc.
 
E per quanto riguarda il partito democratico, anche lì ci sono importanti forze cattoliche?
Devo dire che Franceschini è stato molto lucido chiedendo di spostare il voto dopo le elezioni amministrative. All’interno del Pd coesistono due anime: la parte storica dei Ds sembra orientata e determinata a votare contro, viceversa per la componente dei popolari votare contro pone dei seri problemi. Il quotidiano "Avvenire" più volte è tornato a ribadire il valore di questo disegno di legge. In più non possiamo dimenticare la posizione dei radicali che in queste settimane invitano a versare il 5 per mille all’Associazione Luca Coscioni, posizione legittima perchè ognuno può chiederli per chi vuole, però l’impatto di questa campagna è forte è come se dicessero “lasciateli morire in pace”.
 
In questa sua declinazione di forze politiche manca però Fli. Sarà interessante vedere nell’ambito del terzo polo, come si esprimeranno i finiani poichè pezzi importanti di quel partito a più riprese si sono detti contrari a quel testo.
Intanto il presidente Fini si è detto disponibile all’inversione dell’ordine del giorno e comunque è ampiamente prevedibile che alcuni parlamentari non votino questa legge, ma anche loro ci dovranno mettere la faccia perchè il tema vero, e per questo dico che il biotestamento è un banco di prova per tutti, è un dialogo senza veli nei confronti del paese.
Futuro e Libertà proporrà una serie di emendamenti che possono modificare l’assetto. Resta da vedere che tipo di consenso raccolgono perchè in Parlamento i voti si contano, la democrazia parlamentare ha una forte vocazione quantitativa. Penso che una buona parte di Fli voterà con noi e un’altrettanto forte numero di parlamentari voterà contro. Ma anche questo servirà a fare chiarezza. Lo stesso succederà con l’Api. Da questo punto di vista questa è la forza dell’Udc che su questi valori ha sempre mostrato estrema compattezza.
 
È previsto un incontro chiarificatore all’interno del Terzo polo prima del voto?
No. Fini ha sempre detto che su questo tema avrebbe lasciato libertà di coscienza.
 
Alla fine insomma possiamo dire che il fine vita alla Camera passerà?
Spero con tutto il cuore che passi e che passi presto e spero che questo Ddl aiuti tutti noi a riaffermare il diritto alla vita delle persone più fragili. 
Stefano Simoni

22 aprile 2011
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