Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Dal 23 al 30 aprile. E’ partita la Settimana europea della vaccinazione


Circa 32.000 bambini muoiono ogni anno in Europa per malattie prevenibili con il vaccino. Iniziative in tutta Europa per l’eliminazione del morbillo e della rosolia e per tenere sotto controllo tutte le malattie prevenibili con la vaccinazione. In Italia iniziative comuni di Ministero della Salute, Iss, Aifa, Regioni, associazioni mediche e Farmindustria sotto lo slogan “Prevenire, Proteggere, Immunizzare”.

26 APR - E’ partita ufficialmente il 23 aprile scorso in tutta Europa la Settimana Europea della Vaccinazione - SEV (European Immunization Week - EIW). Un'iniziativa dell’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, lanciata nel 2005 con un progetto pilota in 3-5 Paesi e, a partire dal 2006, attuata dagli Stati membri della Regione Europea.
Quest’anno il tema è "soluzioni condivise a minacce comuni". “I recenti focolai infettivi – scrive in una nota il Ministero della Salute - sottolineano la responsabilità collettiva dei Paesi Membri nell’eliminazione del morbillo e della rosolia, nel mantenere la Regione libera dalla poliomielite e nel tenere sotto controllo tutte le malattie prevenibili mediante vaccinazione”. In questa cornice  è evidente “l'importanza della collaborazione e della condivisione delle esperienze e delle soluzioni per il raggiungimento di questi obiettivi al di là dei confini dei singoli Paesi”.
Partendo da queste riflessioni, in Italia, come target degli interventi per la Settimana Europea della Vaccinazione 2011, sono stati scelti gli operatori sanitari dei servizi vaccinali, i pediatri, i ginecologi ed i MMG, che facciano, poi, da cassa di risonanza nei confronti dei loro assistiti/popolazione generale.
Per la realizzazione delle iniziative legate alla Settimana Europea della Vaccinazione 2011, inoltre, sono stati coinvolti vari partner (oltre al Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Italiana del Farmaco, il Coordinamento Interregionale della Prevenzione, la SItI, la SIP, la FIMP, la FIMMG, la SIMG, la SIGO ed il Gruppo Vaccini di Farmindustria), allo scopo di consolidare una rete che favorisca, attraverso un processo virtuoso, il miglioramento del processo e della coltura delle vaccinazioni in Italia.

Ancora troppe morti prevenibili in Europa
Secondo quanto riferisce il Ministero della Salute, si stima che, ogni anno, nella Regione europea, circa 32.000 bambini muoiano ancora per malattie che potrebbero essere prevenute mediante vaccinazione. I gruppi vulnerabili o difficili da raggiungere a ridotta immunizzazione esistono in tutti i Paesi e contribuiscono in maniera rilevante alla diffusione delle epidemie in tutta la Regione.
Inoltre, proprio i successi degli interventi vaccinali, con la conseguente riduzione dell’incidenza delle malattie infettive, ha come effetto quello di far dimenticare le stesse malattia e le loro gravi conseguenze.
In tal modo – prosegue la nota - "si allontana dalla popolazione, e spesso anche dagli operatori sanitari, la percezione del rischio di malattia, mentre, parallelamente, si enfatizza e strumentalizza il bassissimo rischio di effetti collaterali nocivi da vaccino, incidendo sulla compliance alle vaccinazioni". Inoltre – continua la nota ministeriale - "gruppi di antivaccinisti, siti web e stampa di parte mettono in discussione i vantaggi e la sicurezza della vaccinazione, contribuendo a diffondere informazioni distorte".
Da qui l'importanza della comunicazione, "poiché la comunicazione e la corretta informazione sanitaria sono uno strumento essenziale - si sottolinea al Ministero -  affinché la popolazione comprenda il valore vero e concreto delle vaccinazioni". "Parallelamente – prosegue -  è opportuno che venga mantenuto un forte sostegno politico al processo decisionale per i programmi di vaccinazione, in quanto il rischio, nella collettività, è il riemergere di malattie altamente contagiose, causa di malattia, invalidità e morte, con perdita di salute ed un non trascurabile onere per il servizio sanitario".

Il federalismo e la prevenzione
E in Italia c’è poi un problema di coordinamento delle politiche vaccinali. Infatti, scrive il ministero – non si può non considerare “l’attuale disomogeneo panorama nazionale in ambito vaccinale, che evidenzia in maniera sempre più forte la necessità di strategie vaccinali condivise da tutte le Regioni e Province Autonome coerenti con le indicazioni fornite dall’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS”.  Anche per questo è utile questa settimana europea, proprio per “aumentare, nella popolazione e non solo, la consapevolezza del rischio reale legato alle malattie infettive e dell’opportunità ed importanza delle vaccinazioni, per lo sviluppo di un consenso realmente informato alla pratica vaccinale”. “Tale l’iniziativa – spiega ancora la nota - sarà portata avanti a partire dalla costruzione di una comune cultura della vaccinazione tra le diverse figure professionali sanitarie, presentandosi inoltre in linea con la programmazione sanitaria nazionale, con le priorità delineate nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 e con il Nuovo Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita 2010-2015”.

Le iniziative
Durante la Settimana Europea della Vaccinazione, ogni Paese partecipante realizza attività per informare e coinvolgere il pubblico target e per affrontare le sfide in tema di vaccinazione.

Gli esempi includono:
Per genitori e caregivers:
* Organizzazione di eventi quali rappresentazioni teatrali o manifestazioni sportive per evidenziare i messaggi chiave;
* Diffusione di materiale informativo sui benefici delle vaccinazioni;
* Attività o campagne di vaccinazione per gruppi vulnerabili o difficili da raggiungere.

Per gli operatori sanitari:
* Organizzazione di corsi di formazione, a livello locale o nazionale;
* Diffusione di materiale informativo aggiornato, fornendo loro linee guida ed altri strumenti utili per educare i genitori circa l’importanza delle vaccinazioni.

Per politici e ed i decisori:
* Organizzazione di seminari per discutere delle sfide in ambito vaccinale e per informarli dei benefici delle vaccinazioni;
* Diffusione di materiale informativo, con dati rilevanti e valutazioni economiche, per sensibilizzarli.
 
Per i media:
* Organizzazione di conferenze stampa per sensibilizzare i media sui punti chiave in relazione alle vaccinazioni e per generare attenzione positiva sull’importanza delle vaccinazioni;
* Organizzazione di seminari per incoraggiare un approccio equilibrato, da parte dei media, nei confronti delle vaccinazioni.

26 aprile 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Governo e Parlamento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy