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Piano sanitario nazionale 2016. Regioni: “Le quote vincolate agli obiettivi di Piano confluiscano nella quota indistinta del Fondo”


Questa la richiesta delle Regioni al Governo dopo l’Intesa sulla deliberazione del Cipe relativa all'assegnazione delle quote vincolate per la realizzazione degli obiettivi del Psn 2016 raggiunta la settimana scorsa. Chiesto anche che i 10mln di euro dell'Iss siano utilizzati per le emergenze sanitarie ed ambientali regionali. IL DOCUMENTO

20 APR - Dall'anno 2017 le risorse relative alle quote vincolate agli obiettivi di Piano devono a confluire nella quota indistinta del fondo.
Le risorse vincolate assegnate all'Istituto Superiore di Sanità pari a 10 milioni di euro per il 2016 devono essere utilizzate per le emergenze sanitarie ed ambientali regionali.
Il Programma triennale del Mattone internazionale Salute al quale sono assegnati 400 milioni, sia coordinato per l’anno 2016 dalla Regione Veneto invece che dalla Regione cui è affidato il Coordinamento della Commissione Salute.
 
Sono queste le richieste delle Regioni e delle Province autonome, pubblicate sul sito della Conferenza, sul riparto dei fondi per la realizzazione degli obiettivi di Piano sanitario nazionale: 1,5 miliardi di euro di cui 931,915 milioni di euro divisi tra le Regioni.
 
Un punto sulla quale le Regioni, nella Conferenza Stato-Regioni del 14 aprile scorso, avevano peraltro già espresso l’intesa sulla proposta del ministero della salute di deliberazione del CIPE relativa all'assegnazione alle Regioni delle quote vincolate per la realizzazione degli obiettivi del piano sanitario nazionale per l'anno 2016.
 
Il Ministro della sanità, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, ricorda una nota della Conferenza delle Regioni, può infatti vincolare quote del Fondo sanitario nazionale per la realizzazione di specifici obiettivi del Piano sanitario nazionale, “con priorità per i progetti sulla tutela della salute materno-infantile, della salute mentale, della salute degli anziani nonché per quelli finalizzati alla prevenzione, e in particolare alla prevenzione delle malattie ereditarie. Nell'ambito della prevenzione delle malattie infettive nell'infanzia le regioni, nell'ambito delle loro disponibilità finanziarie, devono concedere gratuitamente i vaccini per le vaccinazioni non obbligatorie quali antimorbillosa, antirosolia, antiparotite e antihaemophulius influenzae tipo B quando queste vengono richieste dai genitori con prescrizione medica. Di tale norma possono usufruire anche i bambini extracomunitari non residenti sul territorio nazionale.
 

20 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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