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Ddl concorrenza. Mnlf: “Schierarsi con le lobby ha un prezzo, il Governo è pronto a pagarlo?”


Così il Movimento nazionale liberi farmacisti replica alle dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che la scorsa settimana, rispondendo ad un'interrogazione di Adriana Galgano (Sc), aveva ribadito la ferma contrarietà ad ogni ipotesi di liberalizzazione dei farmaci di fascia C. Il Mnlf intanto annuncia che proporrà a settembre una modifica sostanziale del codice etico, "che ampli e sostenga la libertà professionale del farmacista italiano".

02 AGO - "Le dichiarazioni del Sottosegretario alla salute Vito de Filippo in risposta all'interrogazione dell'On. Adriana Galgano che chiedeva quale iniziative il governo intendesse adottare per abbassare i prezzi ed aumentare la concorrenza nella distribuzione dei farmaci, esprimono in maniera chiara e trasparente la scelta di campo dell'esecutivo: aiutare le lobby nella difesa dei propri privilegi e facilitare l'entrata in un mercato protetto del grande capitale. Ancora una volta al fine di mascherare un progetto blindato frutto di accordi interni alla maggioranza si tirano in ballo i dati Aifa, già smentiti nel merito perché viziati in partenza da omissioni. (spostamento di numerosi farmaci da una classe all'altra)". Questo il commento del Movimento nazionale liberi farmacisti.

"Questa scelta contro la liberalizzazione dei farmaci di fascia C è contro il merito e la crescita economica. Come tutte le scelte divergenti rispetto alla tutela dell'interesse generale hanno un costo ed un prezzo, in questo caso politico, e se in aula tali scelte verranno confermate il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti farà di tutto perché esso sia il più alto possibile. La creazione di fatto di un oligopolio impone alla categoria e ai vertici della stessa una seria riflessione che vada al di là dei proclami e si concretizzi in una virata di strategie di 360 gradi", prosegue il Mnlf.


"La liberalizzazione dei farmaci di fascia C non avrebbe di fatto mutato nulla dell'attuale assetto delle farmacie italiane, ma al contrario avrebbe ricompattato un corpo ordinistico oggi diviso. E' arrivato il momento di realizzare che gli interessi dei vertici di Federfarma sono in rotta di collisione con quelli della maggioranza dei farmacisti italiani. E' ora di realizzare che la nave sta andando incontro all'iceberg", continua la nota.
 
"Per questi motivi e per verificare se esiste una reale volontà di cambiamento, il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti proporrà a settembre una modifica sostanziale del codice etico. Modifica che ampli e sostenga la libertà professionale del farmacista italiano. Tale modifica dovrà essere in grado di rappresentare una barriera al tentativo di ridurre tali spazi e garantire i cittadini sulla indipendenza tecnica e scientifica dell'atto professionale. Giochi al ribasso - conclude - non saranno presi in considerazioni". 

02 agosto 2016
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