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Manovra. Racca (Federfarma): “Su riordino tetti Regioni arroccate su teorema. Governo non ceda”


La presidente del Sindacato dei titolari di farmacia boccia le proposte emendative delle Regioni sulla rimodulazione dei tetti di spesa in favore della diretta. “Le controproposte delle Regioni, invece, impartirebbero una netta rottura”.

14 NOV - “Sulle disposizioni dettate dalla Manovra in tema di tetti per la spesa farmaceutica, il Governo tiri dritto e non ceda alle richieste di modifica che arrivano dal composito fronte delle Regioni”. Questo l’auspicio di Annarosa Racca, presidente nazionale di Federfarma, in merito alle controproposte delle Regioni.
 
La presidente in un’intervista sul sito Federfarma.it boccia quindi gli emendamenti della Commissione salute. “La Manovra del Governo ridisegna il sistema dei tetti per mettere su un piatto della bilancia la spesa farmaceutica convenzionata e sull’altro la spesa farmaceutica degli ospedali e della distribuzione diretta, che finora faceva somma con la convenzionata. Attenzione, a parte questo riassemblaggio non cambia nulla rispetto all’oggi: il tetto che viene assegnato alla spesa convenzionata, 7,96%, e quello che ricevono ospedaliera più diretta, 6,89% sono la fotografia pressoché fedele degli attuali pesi. Le controproposte delle Regioni, invece, impartirebbero una netta rottura”.

Per la Racca con i nuovi tetti “diventerà evidente chi causa gli sfondamenti. Le stime dicono che a fine anno la convenzionata dovrebbe chiudere al di sotto del proprio tetto di circa 400 milioni di euro, la spesa per la distribuzione diretta invece di almeno un punto percentuale, circa mille milioni. Oggi gli avanzi della convenzionata coprono gli sforamenti della diretta, perché i due tetti sono cumulati. Ma dal prossimo anno non sarà più così”.

Tema caldo la distribuzione diretta. “Il fatto che nel documento esaminato dalla Commissione salute si difenda la distribuzione diretta è la conferma dell’esistenza di un teorema. Per anni alcune Regioni hanno fatto passare a forza, dalla distribuzione diretta, farmaci che non avevano alcun bisogno di una dispensazione in ambiente controllato, almeno non più di quanto sia controllato l’ambiente delle farmacie del territorio. Si sono sempre addotte, più o meno apertamente, ragioni di risparmio, ma ora il no alla Manovra smentisce una volta per tutte quest’alibi: a certe Regioni importa soltanto continuare a fare più diretta possibile”.
 
“Sosterremo in tutte le sedi la Manovra così com’è stata licenziata dal Governo – conclude Racca - . Poi cercheremo di fare muro assieme a tutta la filiera. E non solo: ricordo la proposta di riforma del Pht che elaborammo assieme alla Sifo: il riordino dei tetti potrebbe essere l’occasione per rimettere sul tavolo quel progetto e dare ulteriore solidità ai ragionamenti economici dell’esecutivo”.

14 novembre 2016
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