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Minori. Audizione di Lorenzin: “La prevenzione sui più piccoli migliora la salute pubblica”. Ecco le mosse del Governo


La sanità pubblica punta a tutelare la salute partendo dai più piccoli e lo fa attraverso una serie di interventi governativi, alcuni già cominciati, altri da definire. Ad illustrare i dettagli è stata il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante un’audizione in commissione parlamentare per l'Infanzia e Adolescenza. IL TESTO DELL'AUDIZIONE.

28 FEB - Per assicurare una buona salute a breve, medio e lungo termine, bisogna intervenire sui più piccoli. E tutte le strategie del Governo presentate oggi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, puntano diritto a questo obiettivo. Il ministro ha tenuto, oggi, un’audizione in commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza, nell'ambito dell’indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica dei minori.
 
La tutela delle vite nascenti
“Bisogna cominciare già dal concepimento – ha spiegato Beatrice Lorenzin - è per questo che saranno presentati degli interventi che obblighino le donne ad astenersi dal lavoro, se svolgono professioni che le sottopongono a radiazioni, Così come sarà consigliato di evitare viaggi nelle zone a rischio infezioni Zika, un virus che può portare alla microcefalia”
Per questi stessi motivi, nei nuovi Lea è stata data un'attenzione particolare anche al periodo preconcezionale : “l' articolo 24 – ha continuato il ministro - parla di assistenza sociosanitaria per minori, donne, coppie e famiglie”. E se si parla di prevenzione della salute non si poteva evitare di menzionare l’importanza degli screening neonatali.

Anche il Piano Nazionale prevenzione 2014-2018 prevede una parte dedicata ai più piccoli: dei 73 obiettivi fissati, 10 riguardano i minori. Tra questi c'è l'allattamento materno esclusivo fino al sesto mese, l'esecuzione di screening audiologico e oftalmologici neonatali, la prevenzione di dipendenza da sostanze nocive e l'aumento della copertura vaccinale.

La scuola e la salute
Il ministro ha parlato, poi, anche dei rapporti sinergici con la scuola che si sono intensificati negli ultimi anni: “il 2 aprile del 2015 – ha aggiunto - è stato firmato un protocollo d'intesa per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all'inclusione, che si propone proprio la promozione del benessere psicofisico di tutti gli alunni e gli studenti. In attuazione di tale protocollo tutte le Regioni hanno già programmato e stanno realizzando, nell'anno scolastico in corso, iniziative che proseguiranno anche successivamente”.
 
L’assistenza pediatrica
Parlando invece di assistenza in età pediatrica e adolescenza il ministro Beatrice Lorenzin ha segnalato che dal mese di dicembre del 2016 è all'attenzione della conferenza Stato-Regioni il documento "linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale". Particolare attenzione è stata data alla fase di transizione in cui dalle cure pediatriche si passa alla medicina dell'adulto, un passaggio che “tutt'oggi – ha spiegato il ministro - appare ancora frammentato”.
 
La riabilitazione
Menzionate le novità anche in tema di riabilitazione, sempre contenute nei nuovi Lea. Il ministro ha poi assicurato di aver già dato indicazioni alla commissione nazionale per l'Aggiornamento dei Lea di specificare la distinzione tra le attività e prestazioni destinate ai minori e quelle destinate agli adulti, laddove non fosse stato chiarito . “Particolare attenzione – ha continuato – va data agli interventi psico-educativi perché uno degli scopi principali di ogni intervento nei confronti della persona con disabilità, soprattutto del minore, è la conquista della massima autonomia possibile, innanzitutto nella gestione della propria vita quotidiana".
Dopo un'accurata panoramica tra tutte le novità inserite nei nuovi Lea il ministro della Salute è passata al "Piano nazionale della cronicità", approvato,  con accordo sancito dalla conferenza Stato -Regioni, nel settembre 2016. 
 
L’autismo
Ha parlato, poi, dei disturbi dello spettro autistico che comportano un elevato carico sia sanitario, che sociale, che economico. Considerando che una situazione di questo tipo accompagna l'individuo per tutto l'arco della sua vita il ministro ha elaborato, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e in accordo con le Regioni, una linea di indirizzo che si configura come un vero e proprio piano di azioni per il miglioramento della qualità e degli interventi in quest'ambito.
"Lo scopo – ha continuato il ministro – è quello di fornire una programmazione per il consolidamento della rete dei servizi offerti per la cura di queste patologie. Per migliorare i risultati, già dal 2013, il ministero aveva chiesto all'Istituto Superiore di Sanità di avviare un'indagine conoscitiva sulla rete dei servizi che operano sul territorio nazionale”.
Nel 2015, poi, è stato finanziato un progetto per la costituzione di un Osservatore nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico.
Per concludere, il ministro della salute Beatrice Lorenzin, sempre ponendo un’attenzione particolare ai disturbi del neuro-sviluppo, ha annunciato le prossime mosse: “sto provvedendo – ha detto - alla costituzione della cabina di regia, prevista nell’Intesa acquisita in Conferenza Unificata, che sarà operativa entro due settimane e che avrà il compito di coordinare tutte le iniziative finalizzate a dare piena attuazione alle nuove disposizioni legislative”.

Leggi qui l'intervento integrale del ministro della Salute.
 

28 febbraio 2017
© Riproduzione riservata

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