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Governo. I dubbi del NYT sul curriculum del premier indicato da M5S e Lega: “Negli archivi della New York University non risulta nessun Conte”. Ombre anche sulle sue posizioni nel caso Stamina


Nel curriculum del giurista si legge di aggiornamenti all'università americana. Ma per il corrispondente dall’Italia del New York Times, Jason Horowitz, il suo nome non è presente negli archivi dell'ateneo. Anzaldi (PD): "Se confermato caso gravissimo di taroccamento, il M5S chiarisca". Ed oggi il Manifesto ricorda anche l'impegno professionale di Conte per l'applicazione del protocollo Stamina nel caso della piccola Sofia. Ma i genitori della bambina ricordano: "Accettò anche per il fatto che la cura era regolarmente somministrata da un ospedale pubblico". La replica del M5S: "Hanno paura".

22 MAG - A poche ore dall'indicazione al Quirinale del nome di Giuseppe Conte, da parte di MoVimento 5 stelle e Lega, per il ruolo di premier del nuovo Governo giallo-verde, arrivano dall'estero le prime ombre sul curriculum del giurista. In particolare oggi è il corrispondente dall’Italia del New York Times, Jason Horowitz, a sottolineare come lo stesso giurista, nel suo curriculim, "ha scritto che 'perfezionò e aggiornò i suoi studi alla New York University', ma, quando abbiamo chiesto, ci è stato risposto: 'Una persona con questo nome non compare nei nostri archivi come studente o membro di facoltà'".
 
 
Nel suo curriculum ufficiale, inviato alla Camera dei Deputati in occasione delle elezioni a componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa (incarico poi ottenuto) a pagina 2, Conte dichiara di aver trascorso, ogni estate, dal 2008 al 2012, almeno un mese nell'Università americana. La portavoce della New York University, Michelle Tsai, smentisce però l'informazione: "Una persona con questo nome non compare nei nostri archivi come studente o membro di facoltà", aggiungendo che è possibile che Conte abbia seguito qualche programma di due giorni per i quali la scuola non tiene registri.
 




Ma non finisce qui. In giornata nuovi dubbi sono emersi sugli studi del possibile premier di Lega e 5 stelle. "Il prof. #GiuseppeConte ha perfezionato gli studi giuridici a Vienna, all’International Kulturinstitute. Che non esiste. Esiste, invece l’Internationales Kulturinstitute , che è una scuola di lingue", si legge in un tweet della giornalista Jeanne Perego.
 






E ancora, oggi anche Il Post che ha individuato un'altra imprecisione nel curriculum di Conte. Alla voce 'Tra i principali incarichi scientifici', si legge: 'È stato designato a far parte del Social Justice group istituito presso l'Unione Europea', ma un organo con questa denominazione non risulta. Risulta, invece, riporta il quotidiano, che nei primi anni Duemila era c'era un collettivo di professori di varie università europee chiamato 'Social Justice in European Private Law', ma stando a quanto riferito da Martijn Hesselink, capo dei professori che ha coordinato la stesura del Manifesto del collettivo, Conte "non è stato membro del Social Justice Group che ha scritto, firmato e pubblicato il manifesto".
 
Ad alimentare ulteriori sospetti anche un episodio legato alla pagina di Wikipedia a lui dedicata. Ieri la voce relativa a Giuseppe Conte (giurista) risultava cancellata. Oggi, invece, è tornata online una nuova versione e tra le voci sono state aggiunte alcune pubblicazioni curate dal professore.
 

 
"Se fosse confermato quanto scrive il New York Times saremmo di fronte ad un caso gravissimo di taroccamento. Se gli studi di Conte alla New York University non ci sono mai stati, che garanzie ci sono sulle altre voci del suo curriculum? Iniziare con una bugia non è certamente il miglior viatico per chi è stato presentato al capo dello Stato come possibile premier", commenta il deputato dem Michele Anzaldi.
 
"E pensare che il suo nome era già stato portato al Colle nella sceneggiata elettorale del fantagoverno presentato da Di Maio prima del voto, un fantagoverno ora scomparso definitivamente dai radar. Sarebbe bene che Conte e M5s chiarissero subito anche su conflitto d' interessi (essendo un avvocato amministrativo) e sul tetto stipendi (compreso il suo) per rispetto del Quirinale e degli italiani", aggiunge.
 
Oggi, inoltre, il Manifesto ricordava inoltre l'impegno di Conte per il metodo Stamina, da avvocato della famiglia della piccola Sofia, la bambina resa famosa da diversi servizi de Le Iene a lei dedicati. Ma il ruolo di Conte in quella vicenda, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, potrebbe non essere puramente professionale, visto che il premier in pectore risulterebbe essere stato tra i promotori di una fondazione che finanzia l'accesso alle cure compassionevoli in casi di malattie non curabili: Fondazione Stamina fu scelta come prima beneficiaria del sostegno finanziario di quella fondazione.
 
Netta la smentita da parte dei genitori della piccola Sofia. "Il professor Conte dimostrò una grande sensibilità alla causa di Sofia perché non volle nulla in cambio, lo fece pro bono, perché penso si sentisse toccato dalla vicenda avendo anche lui un figlio più o meno della stessa età".
 
"Nel 2013 - ricorda la madre - Conte è stato il legale di Sofia per alcuni mesi. Prese in mano il caso quando avevamo già perso la causa a Firenze e cercavamo di nuovo l'accesso alle cure compassionevoli dell'istituto di Brescia attraverso il tribunale di Livorno. Accettò anche per il fatto che la cura era regolarmente somministrata da un ospedale pubblico, e che c'erano le basi per la continuità terapeutica: la bambina aveva già iniziato la terapia".
 
La madre della piccola Sofia spiega che riuscirono "a contattare Conte attraverso un amico comune che lavorava in università. Fu lui a consigliarci di rivolgerci a Conte per il nostro caso". Il professore "ci ha accompagnato fino al momento in cui non abbiamo ottenuto il via libera del tribunale di Livorno che ha concesso il prosieguo delle cure per Sofia", anche alla luce dell'approvazione "dell'allora legge Balduzzi che garantiva appunto la continuità terapeutica a chi aveva già iniziato le terapie. Conte ci ha accompagnato in questo percorso che durò solo alcuni mesi". Ora, conclude Caterina Ceccuti, quando si parla del metodo Stamina, "qualcuno piazza la foto di Sofia come se fosse il baluardo delle cure negative o dei santoni, mentre si dimentica che la terapia faceva parte di un protocollo ospedaliero".

Il MoVimento 5 stelle reagisce e replica così alle accuse: "Nel suo curriculum Giuseppe Conte ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi. Non ha mai citato corsi o master frequentati presso quella Università. Quindi la stampa internazionale e quella italiana si stanno scatenando su presunti titoli che Conte non ha mai vantato! Conte, come ogni studioso, ha soggiornato all'estero per studiare, arricchire le sue conoscenze, perfezionare il suo inglese giuridico. Per un professore del suo livello sarebbe stato strano il contrario. Lo ha fatto e lo ha giustamente scritto nel curriculum, ma paradossalmente questo ora non va bene e diventa addirittura una colpa. È l'ennesima conferma che hanno davvero tanta paura di questo governo del cambiamento".

22 maggio 2018
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