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Decreto dignità. Depositati 200 emendamenti sulla ludopatia alle Commissioni Lavoro e Finanza. Ecco le richieste della maggioranza


Due in particolare le proposte di modifica presentate entrambe a prima firma Massimo Baroni, capogruppo pentastellato in XII Commissione. Con la prima si punta ad aumentare il prelievo erariale sui giochi. Mentre il secondo estende il divieto di pubblicità anche ai social media ed aumenta i poteri di monitoraggio da parte dei Comuni. L'esame degli emendamenti prenderà il via nelle Commissioni competenti a partire da lunedì pomeriggio. GLI EMENDAMENTI

21 LUG - Procede l'esame del decreto dignità alla Camera. Dopo il parere da parte della Commissione Affari Sociali approvato lo scorso giovedì, ieri sono stati depositati presso le Commissioni competenti, Finanze e Lavoro, circa un migliaio di emendamenti. Di questi, 200 intervengono sull'articolo 9 in tema di ludopatia.
 
Moltissimi,quelli presentati dall'opposizione. Per quanto riguarda invece la maggioranza, due in particolare le richieste di modifica presentate dal MoVimento 5 stelle, molto attento al tema della ludopatia fin dalla scorsa legislatura. Entrambi gli emendamenti sono a prima firma Massimo Baroni, capogruppo pentastellato in XII Commissione.
 
In particolare, si tratta dell'emendamento 9.131 con il quale si punta ad aumentare il prelievo erariale sui giochi  fissandolo, rispettivamente, nel 19,25% e nel 6,50% dell'ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018 e nel 19,5% e nel 6,75% a decorrere dal 1° maggio 2019. Ricordiamo che, sulla base di quanto previsto dal testo del decreto, le maggiori entrate dovute all'aumento dei prelievi serviranno a compensare i minori introiti ed il calo del gettito per le casse dello Stato, conseguenza del divieto di pubblicità per i giochi.
 
L'emendamento 9.12, invece, riprende in larga parte le osservazioni inserite all'interno del parere favorevole licenziato nei giorni scorsi dalla Commissione Affari Sociali. Si chiede quindi di estendere il divieto di pubblicità a tutti i canali informatici digitali e telematici, inclusi i social media. I programmi radiotelevisivi che ospitano messaggi pubblicitari relativi al gioco d'azzardo devono essere preceduti dall'avvertenza che il programma contiene pubblicità che non è adatta alla visione dei minori. Infine, in tema di strumenti di monitoraggio, si prevede che i Comuni possano richiedere direttamente alla Società generale d'informatica (Sogei) i dati concernenti l'ubicazione e gli orari di funzionamento effettivo degli apparecchi per il gioco d'azzardo collegati alla rete telematica nel loro territorio.
 
L'esame degli emendamenti prenderà il via nelle Commissioni competenti a partire da lunedì pomeriggio.
 
Giovanni Rodriquez

21 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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