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Presentato oggi l’Intergruppo Parlamentare “Qualità di Vita nelle Città” per promuovere la salute nei centri urbani


Scopo dell’Intergruppo Parlamentare è creare un osservatorio sulla qualità di vita nelle città che individui le esigenze dei vari soggetti e ne diventi portavoce presso le Istituzioni. In Italia il 37% della popolazione risiede nelle 14 Città Metropolitane per un totale di circa 22 milioni di abitanti. La crescente urbanizzazione necessita di aree metropolitane ben organizzate e amministrate coscientemente per il benessere e la salute dei cittadini.

03 OTT - Presentato oggi alla Sala Stampa della Camera dei Deputati l’Intergruppo Parlamentare “Qualità di Vita nelle Città” nato per promuovere la salute, lo sport e il benessere nelle città. L’Intergruppo nasce per iniziativa dei parlamentari Roberto Pella (FI) e Daniela Sbrollini (PD) con l’obiettivo di creare un osservatorio sulla qualità di vita nelle città che individui richieste ed esigenze dei vari soggetti coinvolti e ne diventi portavoce presso le Istituzioni.
 
“L’esigenza della formazione di questo Intergruppo Parlamentare nasce dalla continua crescente urbanizzazione che rappresenta oggi il principale rischio per la salute e lo sviluppo dell’uomo - ha affermato Roberto Pella, co-Presidente dell’Intergruppo -. Si stima infatti che nei prossimi decenni la popolazione urbana rappresenterà il 70 per cento della popolazione globale. Già attualmente, in Italia il 37 per cento della popolazione risiede nelle 14 Città Metropolitane per un totale di circa 22 milioni di abitanti. Se le città saranno ben pianificate, organizzate e amministrate coscientemente, le opportunità potranno superare i rischi che l’inurbamento può rappresentare per la salute pubblica”, ha concluso.
 
“La salute, intesa come bene comune, è un traguardo da perseguire affinché la sua promozione diventi prioritaria. Per raggiungere questo obiettivo è necessario identificare strategie di azione per rendere maggiormente consapevoli governi, regioni, città e cittadini dell’importanza della promozione della salute nei contesti urbani, guardando alla sempre maggiore urbanizzazione in termini nuovi, affrontando il carico di onerosità che le malattie croniche portano con sé, immaginando un nuovo modello di welfare urbano che inevitabilmente inciderà sullo sviluppo e sulla sostenibilità delle città - ha detto Daniela Sbrollini, co-Presidente dell’Intergruppo -. L’Italia oggi può essere in prima linea nello studio di queste dinamiche correlate alla salute se Governo, Sindaci, Università, Aziende Sanitarie ed esperti sapranno interagire e confrontarsi con un approccio multidisciplinare. Declinare un approccio integrato e coerente per dare risposta all’urgenza dei bisogni espressi sarà quindi il principale obiettivo dell’Intergruppo Parlamentare ‘Qualità di Vita nelle Città’”, ha aggiunto.
 
“I profondi cambiamenti di stile di vita dovuti all’urbanizzazione hanno causato una crescita delle malattie croniche non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie respiratorie croniche e il diabete, responsabili della maggior parte dei decessi e disabilità nel nostro Paese - ha spiegato Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute e Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze per la Vita Presidenza del Consiglio - l'organizzazione della città e, più in generale, dei contesti sociali e ambientali, è in grado di condizionare e modificare gli stili di vita e, di conseguenza, le aspettative dell'individuo. Per questo studiare e approfondire i determinanti della salute nei diversi contesti urbani e far leva su di essi per definire strategie tese a migliorare la vita nelle città è diventato di fondamentale importanza oggigiorno. Un esempio rilevante in questo contesto è rappresentato dalla pratica sportiva, che garantisce un investimento di grande valore, considerata la molteplicità degli aspetti di cura della città, dalla riappropriazione delle aree comuni all’aria aperta, alla valorizzazione di zone più degradate o periferiche, al coinvolgimento intergenerazionale”.
 
Il piano di azione dell’Intergruppo Parlamentare impegnerà Governo, Parlamento, Regioni e Sindaci a:
- studiare i determinanti della salute, facendo leva sui punti di forza delle città e riducendo drasticamente i rischi per la salute; prevedendo modalità di coinvolgimento attivo dei cittadini e forme di partenariato pubblico–privato per la realizzazione di politiche che mettano al centro la salute come diritto;

- assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria (Health Literacy) per tutti i cittadini, agevolate dalle potenzialità offerte dalle tecnologie digitali;

- inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici;

- incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, rafforzando il sistema di incentivi rivolto alle imprese socialmente responsabili che investono in sicurezza e prevenzione e introducendo strumenti atti al controllo del rispetto delle norme sulla sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro;

- promuovere una cultura e un’educazione alimentare appropriate attraverso programmi dietetici mirati (scolastici e aziendali) ed eventi divulgativi sul territorio, prevenendo l’innalzarsi dei tassi di obesità e generando un risparmio di risorse sanitarie e sociali sui sistemi sanitari nazionali;

- ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, secondo il principio dello “sport di cittadinanza”, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e migliorando l’inclusione nelle città delle persone anziane favorendone un invecchiamento attivo;

- sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale;

- creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili, rappresentando oggi, queste ultime, il principale rischio per la salute;

- considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano, adottando politiche tese a migliorare le condizioni sociali, economiche ed ambientali dei quartieri disagiati, sia con interventi mean–tested, sia con interventi volti a migliorare il contesto urbano di riferimento;

- monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti.

L’intergruppo si avvarrà di un Comitato di esperti che lo affiancherà nell’operatività e che potrà partecipare ad audizioni informali di Istituzioni ed Enti che abbiano a cuore questo obiettivo comune, di ampio interesse per il Paese.

03 ottobre 2018
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