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Dl Semplificazioni. Sigm: “No a qualsiasi tentativo di svilire la formazione in medicina generale sfruttando i giovani medici precari”


L’Associazione dei giovani medici criticando l’emendamento che apre all’accesso al Corso anche agli idonei. “È il tentativo di eludere il diritto ad una formazione retribuita, rendendo strutturale una situazione di precarietà che invece andrebbe affrontata mediante la messa a bando di un congruo numero di borse, sulla base di una programmazione del fabbisogno di professionisti sanitari”.

25 GEN - Il Dipartimento di Medicina Generale (S.I.Me.G.) del Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) esprime “profonda preoccupazione in merito all’emendamento n. 9.2 al DDL n. 989, in particolare nella parte riguardante la Formazione Specifica in Medicina Generale.
 
L’emendamento prevede che, fino al 31 dicembre 2021, i laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio professionale che siano stati incaricati, entro il 31 dicembre 2018 e per almeno 12 mesi anche non continuativi negli ultimi dieci anni, nell’ambito delle funzioni convenzionali previste dall’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale, accedano al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, previo superamento del concorso, tramite graduatoria riservata, senza borsa di studio e nei limiti delle risorse stanziate ad hoc.
 
I Giovani Medici ritengono che tale provvedimento rappresenti “il tentativo di eludere il diritto ad una formazione retribuita, rendendo strutturale una situazione di precarietà che invece andrebbe affrontata mediante la messa a bando di un congruo numero di borse, sulla base di una programmazione del fabbisogno di professionisti sanitari.”
 
L’accesso alla Formazione Specifica in Medicina Generale in base alle modalità specificate nell’emendamento rappresenterebbe inoltre “il tentativo di utilizzare le graduatorie in modo non conforme alla posizione utile dei concorrenti adducendo, come validi ai fini dell’accesso, titoli il cui valore è sia dubbio sia in violazione di quanto previsto nei bandi di concorso”, sottolineano i Giovani Medici.
 
Il SIGM, inoltre, pone in evidenza come attraverso tale emendamento “venga meno ancora una volta la valorizzazione del ruolo e dell’importanza della formazione in Medicina Generale, considerata mero percorso formale per l’accesso all’esercizio della professione di Medico di Medicina Generale, anziché momento fondamentale per formare professionisti capaci di dar vita ad una nuova Medicina Generale che sia funzionale al nuovo contesto.”
 
“La nostra Associazione - conclude il SIGM - auspicando un netto cambio di rotta da parte del Governo e del Parlamento verso una evoluzione del percorso formativo in senso qualitativo, si dichiara contraria ad iniziative che sminuiscono il valore della Formazione in Medicina Generale e non rimarrà a guardare di fronte a quanto sta succedendo  ai danni dei giovani medici”.

25 gennaio 2019
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