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Sesso non protetto per il 42% dei ragazzi, il 57% colpito da infezioni genitali


Ha preso il via stamani, sempre presso la sede della Luiss, l'ultima giornata della Prima conferenza Europea “Salute e benessere dei giovani”, organizzata dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Presentati nel corso dei lavori i dati di un’indagine svolta nei licei e negli istituti tecnici di sei Regioni della penisola, da cui emerge che i giovani italiani vivono i rapporti sessuali con un alto livello di ansia, ed ignorano i pericoli striscianti legati all’Aids e alle malattie sessualmente trasmissibili.

18 GIU - Il 43% dei maschi italiani, dai diciotto ai ventidue anni di età, non ha avuto rapporti sessuali. L’ha già fatto invece il 57% con in media una partner e la ‘prima volta’ è stata a 16 anni.  
Il 61,4% di chi ha una vita sessuale attiva non usa alcun metodo contraccettivo e il 23,9% si affida alla pillola anticoncezionale delle ragazze.
Il 42,3% ha rapporti non protetti e il 57% del campione visitato è affetto da patologie ed infiammazioni genitali e/o riproduttive. Il 41,8 % ha, o ha avuto, disturbi che potrebbero incidere sulla loro fertilità. I giovani maschi possiedono poche, e spesso sbagliate, nozioni sulla sessualità e sono piuttosto succubi di pregiudizi sul sesso e sulla propria salute ‘intima’. Ignorano i disturbi, le infezioni e le patologie a carico del loro apparato genitale. Le loro fonti di ‘informazioni sessuali’ sono gli amici (64,4%) , e i media (televisione e internet 45,5%).
Questi i principali dati dell'indagine presentata alla Prima Confrerenza europea sulla salute e il benessere dei giovani. Dall’indagine, svolta nei licei e negli istituti tecnici di sei Regioni della penisola (Lazio, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia), emerge inoltre che se il sovrappeso colpisce il 16,6% del campione e l’obesità il 2,8 %, la tendenza all’anoressia è in aumento. E’ in sottopeso in modo evidente il 4,1% dei ragazzi, ha un peso nella norma il 76,5% dei giovani ma l’attenzione per l’ago della bilancia è alta per tutti (il 23% ritiene che dovrebbe dimagrire e il 74% si pesa più volte al mese). 
Continua l’incremento della statura. L’altezza media rilevata è stata di 1 metro e 79 centimetri.
Sono più attratti da ansiolitici e sostanze stupefacenti che dal fumo di sigaretta: ha fumato il 45,6% e fuma il 34,8% di loro (di questi il 75,3% quotidianamente, dichiarando 40 sigarette a settimana in media). La prima sigaretta l’hanno accesa a 13 anni il 23,6%,  a 14 anni il 45,7% e a 15 il 67,9% .
Il 46,5% invece ha provato almeno una volta sostanze stupefacenti. Di questi marijuana il 44,6% (la prima volta a 15 anni, il 5,5% del campione la fuma ogni giorno, il 14,5% settimanalmente);  popper il 13,5% (a 16 anni la prima volta); cocaina l’8,3% (a 17 anni il primo consumo), allucinogeni il 4,9% (dai 17 anni in su); ecstasy il 3,9% (dai 16 anni); LSD e acidi il 3,4% (dai 17 anni); anfetamine 2,9% (dai 16,9 anni in poi); eroina lo 0,9% (a 17 anni la prima volta).
Il consumo di popper, cocaina, allucinogeni, ecstasy, LSD, acidi, anfetamine ed eroina è più occasionale, limitato a meno di una volta alla settimana. Il 22,8% ammette però di consumarle ancora.
Il 50,5% assume in media 6 bevande alcoliche al mese (birra, cocktails, ½ bottiglia di vino), concentrate nel week-end nei 2/3 dei casi.
Consumano ansiolitici di vario tipo il 6,1% dei ragazzi. Di questi hanno iniziato a farlo prima dei 13 anni il 12,6%. Il 10,9% li assume quotidianamente.
 
 “Complessivamente i ragazzi sono fragili e alla continua ricerca di ‘scorciatoie’ per vivere facilmente la propria sessualità – ha spiegato Andrea Lenzi, Direttore del Dipartimento di fisiopatologia medica all’università Sapienza di Roma - I giovani non sono informati ma pensano di esserlo, hanno pregiudizi forti legati soprattutto alla mancanza di conoscenze e ricevono poche informazioni e in modo passivo. Sembra esserci un certo distacco-ansia nei confronti della sessualità, che viene vissuta come un ‘mordi e fuggi’. I disordini della sessualità non vengono sentiti come problemi. La preoccupazione maggiore resta la contraccezione più che la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale. Molta più energia fisica e psichica – ha concluso - è dedicata all’appartenenza nel gruppo, agli abusi e alla cura del peso corporeo che sta diventano una vera ossessione per molti giovani uomini”.
 
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G.R.


18 giugno 2010
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