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Manovra. Speranza: “Su sanità, lavoro e famiglia nuova visione sociale”


Il Ministro della Salute su Radio 24 commenta le novità della Legge di Bilancio. “La questione sociale è stata fondamentale in questa manovra di bilancio, proprio per dare risposte a chi in questi anni è stato maggiormente colpito dagli effetti della crisi”

22 OTT - “Ricordo a tutti che 23 miliardi di clausole di salvaguardia sono stati disinnescati. L’aumento avrebbe pesato sulla vita di famiglie e imprese”. Lo ha dichiarato questa mattina a Radio 24 il segretario nazionale di Articolo Uno e ministro della Salute, Roberto Speranza.
 
“Ci sono 2 miliardi di euro in più rispetto all’anno scorso nel fondo sanitario e 2 miliardi in più sull’edilizia sanitaria, inoltre dal 1 settembre 2020 verrà abolito il superticket che era una vera e propria tassa sulla salute. Poi ci sono 3 miliardi per l’abbattimento del cuneo fiscale e 600 milioni per il pacchetto famiglia. Insomma, la questione sociale è stata fondamentale in questa manovra di bilancio, proprio per dare risposte a chi in questi anni è stato maggiormente colpito dagli effetti della crisi”, ha aggiunto Speranza.
 
“Credo che bisogna avere rigore ed evitare gli sprechi, ma quando si parla di sanità non si parla solo di costi o spese. I soldi sulla salute sono un investimento straordinario sulla vita delle persone”. Ha detto poi il ministro della Salute. “C'è stato un lavoro molto significativo in questi anni sui costi standard - ha precisato - Non ci sto all'idea che quando si parla di sanità si parli solo di costi e spesa, le risorse sulla salute sono un investimento. Attenzione a buttare il bambino con l'acqua sporca: va bene avere rigore ed evitare gli spechi, ma questo non significhi demonizzare una fetta importante della spesa pubblica”.
Ci sono “Paesi in cui, se stai male, o tiri fuori la carta di credito oppure non ti curi - ha aggiunto - Io sono orgoglioso” dell'idea che da noi, se una persona sta male, “ha diritto ad essere curato”. Quanto alle misure previste in Manovra, Speranza sottolinea che, “oltre ad evitare l'aumento dell'Iva, abbiamo investito in tre aree di matrice sociale con la riduzione cuneo fiscale, l'abolizione del superticket e misure a sostegno della famiglia. Il superticket - ha proseguito - incide sulla vita delle persone, e dal 1 settembre non ci sarà più». Quando un cittadino non si cura per motivi economici «è una sconfitta per lo Stato”.

22 ottobre 2019
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