Riabilitazione. Le Regioni propongono modifiche alle nuove linee guida. Domani la misura torna in Stato-Regioni
Gli Enti locali hanno chiesto di espungere la parola ‘coma’ con riferimento alla definizione di pazienti affetti da grave cerebrolesione acquisita per cui è possibile far scattare l’intervento riabilitativo. Il provvedimento dopo il rinvio della scorsa settimana riapproda in Stato-Regioni.
24 GIU - Tornano di nuovo all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni (dopo l’ennesimo rinvio della scorsa settimana) le "
Linee di indirizzo per la individuazione di percorsi appropriati nella rete di riabilitazione" e l’intesa sui "Criteri di appropriatezza dell'accesso ai ricoveri di riabilitazione ospedaliera".
Sui due documenti che nelle intenzioni del Ministero della Salute intendono rendere omogeneo su tutto il territorio nazionale l’attività di riabilitazione, sono frutto di un lungo e travagliato lavoro scandito da molte polemiche, soprattutto sulla soglia del 20 per cento per i ricoveri provenienti da domicilio.
L’iter dei testi è stato molto travagliato, dopo quasi un paio d’anni di lavoro a
luglio scorso furono trasmessi alle Regioni e furono messi solo lo scorso 20 febbraio all’ordine del giorno della Stato-Regioni. La loro approvazione fu però rinviata anche perché i dubbi delle Regioni erano parecchi e anche le polemiche intorno ai documenti sono state molteplici, sia da parte delle strutture erogatrici sia da parte delle
associazioni dei pazienti.
Prevista anche una sperimentazione di un anno senza alcun effetto amministrativo in particolare per il cod. 56. Previsto poi al termine della sperimentazione e della relativa valutazione positiva effettuata di concerto con le Regioni, sarà attivato il nuovo sistema dei criteri di appropriatezza previsti dal DM.
Sul punto la Commissione Salute delle Regioni, a quanto si apprende, dopo un incontro informale con i tecnici del Ministero della Salute ha inoltrato due proposte di modifica (condivise da Lungotevere Ripa) all’articolo 2, comma 8 del decreto e all’allegato 1 del medesimo provvedimento, all’accoglimento delle quali è stata subordinata l’ok all’intesa.
Nello specifico vengono eliminate le parole "di coma" e "e protratto per almeno 24 ore" sia all'articolo 2 comma 8 che all'allegato 1 con riferimento alla definizione di pazienti affetti da grave cerebrolesione acquisita.
24 giugno 2020
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