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Immuni scaricata da 8,6 milioni di persone, segnalate 10.060 notifiche di esposizione. Pisano: “Raggiunta soglia scaricamento in grado di ridurre infezioni e decessi”


La Ministra per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione al Question Time alla Camera ha risposto ad un’interrogazione di Fratelli d’Italia. Attualmente sono 8 milioni e 600 mila le persone che si sono dotate dell'applicazione. Dal principio di ottobre i download sono stati 1.967.000. Dal 1° giugno, i casi di potenziali focolai individuati e contenuti risultano 16.

14 OTT - “Attualmente sono 8 milioni e 600 mila le persone che si sono dotate dell'applicazione. Dal principio di ottobre i download sono stati 1.967.000. Dal 1° giugno, i casi di potenziali focolai individuati e contenuti risultano 16, le notifiche di esposizione registrate dal 13 luglio ammontano a 10.060, con netto incremento, purtroppo, nell'ultimo mese”. È quanto ha affermato la Ministra per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano durante il Question Time.
 
“In più – ha affermato – un recente contributo scientifico le Università di Oxford e Stanford hanno individuato nel 15 per cento una soglia già in grado di ridurre le infezioni e i decessi, ove il sistema di notifica di esposizione sia abbinato ad altre misure tradizionali di contenimento. Ad oggi, abbiamo superato questa soglia, considerato che il numero di persone che hanno scaricato l'App nel nostro Paese corrisponde al 16 per cento dell'intera popolazione italiana maggiore di 14 anni”.
 
La risposta integrale della Ministra Pisano:
 
L'App Immuni che ho messo a disposizione del Ministero della Salute, dopo aver contribuito a realizzarne la parte tecnologica e a definirne gli aspetti normativi, ha ricevuto una valutazione favorevole da un rapporto del Consiglio d'Europa. L'analisi svolta dall'Unità protezione dati ha evidenziato l'importanza di aver emanato una legge specifica in Italia come base normativa di sviluppo dell'applicazione. La legge è volta a tutelare i diritti fondamentali della persona. In precedenza, Immuni aveva ricevuto la massima valutazione dal Massachusetts Institute of Technology di Boston.
 
Attualmente sono 8 milioni e 600 mila le persone che si sono dotate dell'applicazione. Dal principio di ottobre i download sono stati 1.967.000. Dal 1° giugno, i casi di potenziali focolai individuati e contenuti risultano 16, le notifiche di esposizione registrate dal 13 luglio ammontano a 10.060, con netto incremento, purtroppo, nell'ultimo mese.
 
Nel decreto-legge del 7 ottobre, n. 125 ho promosso l'inserimento di una norma che consenta l'utilizzo di Immuni anche a livello europeo, grazie all'interoperabilità con le altre applicazioni nazionali. Il prossimo 19 ottobre l'Italia, insieme a Germania e Irlanda, darà avvio al sistema europeo di interoperabilità delle applicazioni di notifica di esposizione di contatto.
 
Secondo uno studio condotto dall'Università di Oxford, le applicazioni di notifica sono efficaci a prescindere dal numero delle persone che la scaricano. La citata soglia del 60 per cento della popolazione rappresenta un dato parziale; la stessa Università di Oxford, infatti, nello studio ha precisato che, anche con un numero inferiore di utenti, si può ottenere una riduzione del numero di casi di Coronavirus. In un più recente contributo scientifico le Università di Oxford e Stanford hanno individuato nel 15 per cento una soglia già in grado di ridurre le infezioni e i decessi, ove il sistema di notifica di esposizione sia abbinato ad altre misure tradizionali di contenimento.
 
Ad oggi, abbiamo superato questa soglia, considerato che il numero di persone che hanno scaricato l'App nel nostro Paese corrisponde al 16 per cento dell'intera popolazione italiana maggiore di 14 anni. Immuni costituisce soltanto uno strumento di prevenzione e contrasto alla diffusione del virus e si integra con le altre misure adottate dal Ministero della Salute e dalle regioni. In definitiva credo, e i dati lo dimostrano, che scaricare l'applicazione Immuni sia un gesto semplice e sicuro di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri italiani, in grado di aiutare tutti noi a fronteggiare questa pandemia.

14 ottobre 2020
© Riproduzione riservata

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