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Lo scontro con le Regioni. Boccia: “Speranza non è solo, sotto la sua firma c’è quella di tutto il Governo”


Lo ha detto oggi il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie al termine della Stato-Regioni. “I dati trasmessi dalle Regioni e processati settimana dopo settimana sono parametri oggettivi che non devono e non possono essere utilizzati per stucchevoli strumentalizzazioni politiche. Non può esserci un dibattito politico sui numeri, facciamolo sulle cose da fare, ma sui numeri lasciamo confrontare i tecnici”

05 NOV - “La prima ondata è stata caratterizzata dalla gestione dell'emergenza assoluta, quando nel Paese non c’erano inizialmente tutti i materiali e le strutture che oggi abbiamo; ci siamo dati un metodo di lavoro che tutti abbiamo rispettato condividendo sempre informazioni trasparenti e immediate. Da quando abbiamo riaperto la mobilità tra le Regioni, il 3 giugno scorso, è iniziata la fase di convivenza con il virus con il sistema di monitoraggio condiviso”, così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo al termine della Conferenza Stato-Regioni.
 
“Sapevamo che convivere significa rispettare regole condivise, allentare e restringere in relazione alla tenuta delle reti sanitarie e dal livello del contagio. Siamo in piena fase di convivenza col virus, non possiamo permetterci divisioni. Concentriamoci sulle cose da fare, più velocemente le faremo più saranno efficaci”, ha aggiunto.
 
Speranza non è solo, sotto la sua firma c’è quella di tutto il Governo."Il ministro della Salute non è solo, sotto la sua firma c'è la firma di tutto il governo. I dati trasmessi dalle Regioni e processati settimana dopo settimana sono parametri oggettivi che non devono e non possono essere utilizzati per stucchevoli strumentalizzazioni politiche. Non può esserci un dibattito politico sui numeri, facciamolo sulle cose da fare, ma sui numeri lasciamo confrontare i tecnici”, ha detto Boccia.
 
“Se qualche Regione ritiene che i numeri non siano coerenti lo si faccia presente ai tavoli tecnici ma se non sono coerenti il problema è a monte e la domanda diventa naturale: perché sarebbero stati trasmessi dati non coerenti che impattano sui sistemi sanitari territoriali? Sono sicuro che nessuno di voi ci dirà che ha trasmesso dati incoerenti”, sottolinea ancora.
 
“Nella cabina di regia ISS e ministero della Salute – conclude Boccia - ci sono anche tre tecnici designati dalla Conferenza delle Regioni da 24 settimane, non da qualche giorno. Lasciamoli lavorare senza strumentalizzarli”.

05 novembre 2020
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