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Recovery Fund. Via libera dal Parlamento europeo. Agli Stati membri oltre 600 mld per finanziare riforme e investimenti


L'approvazione del Parlamento europeo apre la strada all'entrata in vigore del dispositivo nella seconda metà di febbraio. Ciascuno Stato membro potrà quindi presentare ufficialmente il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, il quale sarà valutato della Commissione e adottato dal Consiglio. Approvato il piano, sarà messo a disposizione un prefinanziamento pari al 13% dell'importo complessivo assegnato allo Stato membro. Spetta ora al Consiglio approvare formalmente l'accordo raggiunto.

10 FEB - La Commissione europea plaude al voto odierno con cui il Parlamento europeo ha confermato l'accordo politico raggiunto a dicembre 2020 sul regolamento che istituisce il Piano per la ripresa e la resilienza. Si tratta di una tappa importante nell'iter che metterà a disposizione degli Stati membri prestiti e sovvenzioni per 672,5 miliardi di € per sostenere riforme e investimenti.
 
Il Piano è lo strumento chiave al centro di Next Generation EU, il piano dell'UE per uscire rafforzati dalla pandemia di Covid-19. Il suo ruolo sarà fondamentale per aiutare l'Europa a riprendersi dall'effetto economico e sociale della pandemia e concorrerà a migliorare la resilienza delle economie e società dell'UE e a garantire la transizione verde e digitale.
 
L'approvazione del Parlamento europeo apre la strada all'entrata in vigore del dispositivo nella seconda metà di febbraio. Ciascuno Stato membro potrà quindi presentare ufficialmente il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, il quale sarà valutato della Commissione e adottato dal Consiglio. Il piano per la ripresa e la resilienza espone le riforme e i progetti di investimento pubblico che saranno sostenuti dal dispositivo. La Commissione intrattiene già un intenso dialogo con tutti gli Stati membri sulla preparazione di tali piani.
 
Approvato il piano per la ripresa e la resilienza, sarà messo a disposizione un prefinanziamento pari al 13% dell'importo complessivo assegnato allo Stato membro, così che i finanziamenti del dispositivo giungano alla necessaria destinazione nel più breve tempo possibile.
 
Il dispositivo è articolato in sei pilastri: transizione verde; trasformazione digitale; coesione economica, produttività e competitività; coesione sociale e territoriale; salute, resilienza economica, sociale e istituzionale; politiche per la prossima generazione.
 
Spetta ora al Consiglio approvare formalmente l'accordo raggiunto prima che i presidenti del Consiglio Ecofin e del Parlamento europeo possano firmarlo. Il regolamento sarà quindi pubblicato nella Gazzetta ufficiale, così da poter entrare in vigore il giorno successivo alla pubblicazione. La Commissione prevede che tutte le formalità saranno completate in tempo utile per l'entrata in vigore del dispositivo nella seconda metà di febbraio.
 
La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: "Sconfiggere il virus grazie ai vaccini è certo essenziale, ma altrettanto importante è aiutare i cittadini, le imprese e le comunità ad uscire dalla crisi economica. Con il dispositivo per la ripresa e la resilienza 672,5 miliardi di € potranno essere destinati proprio a questo scopo, investendo in un'Europa più verde, più digitale e più resiliente, con benefici a lungo termine per ciascuno di noi. Plaudo al voto favorevole del Parlamento europeo, che segna una tappa importante verso l'attivazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza".
 
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone: "Il dispositivo offre agli Stati membri dell'UE un'occasione unica di ricostruzione e rilancio delle economie nel mondo post-Covid, l'occasione di rafforzare la resilienza e di avviarsi verso un futuro più digitale e più verde. Due elementi sono imprescindibili: gli investimenti giusti e le riforme giuste. Per riprendersi dalla crisi e superare le sfide del XXI secolo, gli Stati membri dovrebbero cogliere le possibilità che si aprono grazie ai finanziamenti del dispositivo, eliminando le strozzature che intralciano le economie e ammodernando le politiche e pratiche obsolete. Esortiamo gli Stati membri a continuare a operare a stretto contatto con la Commissione per redigere piani per la ripresa e la resilienza che siano solidi e credibili, così che l'erogazione dei fondi possa iniziare il prima possibile. Ringrazio il Parlamento europeo per il sostegno dimostrato e per la celerità con cui ha approvato il dispositivo."
 
Paolo Gentiloni, Commissario per l'Economia: "Il voto odierno del Parlamento europeo è un altro passo avanti verso l'entrata in vigore del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Sull'onda del terribile shock della pandemia, l'Europa ha compiuto un passo storico, impensabile anche soltanto un anno fa: la creazione di uno strumento comune, finanziato da debito comune, verso un obiettivo comune. Da mesi la Commissione collabora intensamente con i governi impegnati nella redazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza. È ora il momento d'intensificare gli sforzi per non lasciarsi sfuggire quest'occasione unica di cambiare le nostre economie - per il bene comune di tutti gli europei."

10 febbraio 2021
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