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G20 Salute. Sul tavolo dei Ministri della Salute anche la sfida dei vaccini Covid per tutti ma la strada è in salita. Speranza: “Nessuno si salva da solo e il vaccino è l'arma che abbiamo”


Parte oggi a Roma la due giorni della sessione Ministeriale Salute del G20 che avrà come chairman il Ministro Speranza. In agenda i temi legati alla pandemia saranno assoluti protagonisti ma ci sarà spazio per discutere di sviluppo sostenibile, resilienza dei sistemi sanitari e approccio One Health. E in un'intervista al Corriere della Sera il ministro avverte: "La fine della pandemia dipenderà dalla nostra capacità di vaccinare tutto il mondo". IL PROGRAMMA

05 SET - Oggi e domani si tiene a Roma la Ministeriale Salute del G20. “Un appuntamento di recente istituzione per questo foro internazionale, ma diventato rapidamente di importanza strategica a causa della pandemia” si legge nell’incipit del comunicato iniziale in cui si rimarca come “la Salute rappresenta uno dei temi centrali della Presidenza italiana del G20 ed è stato affrontato in tutte le riunioni di alto livello e nel dialogo con la membership e i gruppi di engagement, a cominciare dal Global Health Summit svoltosi a Roma. Il tema è intimamente legato alle tre priorità della Presidenza italiana – People, Planet, Prosperity – che indicano come il nostro benessere non possa prescindere dalla tutela dell’ambiente nel quale viviamo”.
 
Parole importanti ma scordiamoci che dalla due giorni capitolina emergano novità di rilievo e di immediata attuazione. Le riunioni, tra l’altro saranno come sempre a porte chiuse e vi sarà all’inizio e alla fine della kermesse un punto stampa con un comunicato finale.
 
Ad anticpare alcuni temi del confronto è stato però oggi lo stesso ministro Roberto Speranza che conversando con il Corriere della Sera ha sottolineanto che "I Paesi più ricchi e forti si fanno carico di costruire una campagna di vaccinazione estesa a tutte le nazioni", perché spiega il ministro, "nessuno si salva da solo e il vaccino è l'arma che abbiamo".
 
E se è vero quanto sostiene l'immunologo della Casa Bianca Anthony Fauci che indica il 2023 come data per uscire definitivamente dal Covid, Speranza che lo cita, ricorda che la fine della pandemia dipenderà solo da una cosa: "dalla nostra capacità di vaccinare tutto il mondo".
 
Ma da qui a immaginare che questo G20 Salute risolva il problema di una equa e capillare distribuzione del vaccino in tutto il Mondo ce ne passa e sono ancora tanti gli ostacoli che si frappongono a questa meta. A partire dal costo e dalla disponibilià dei vaccini per i quali, fino ad ora, "i Paesi ricchi" non hanno fato molto.
 
In ogni caso questo il programma del G20 Salute che si apre oggi:
 
La prima sessione sarà dedicata all’impatto del Covid-19 sul processo di raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. La prolungata emergenza sanitaria ne minaccia l’avanzamento, con stime che indicano come per alcuni obiettivi il ritardo accumulato possa essere di decenni, particolarmente in determinate aree del mondo, e rende gli sforzi per il loro conseguimento ancora più urgenti e prioritari.
Il G20 Salute avrà in sostanza come messaggio centrale il mandato a “build back better” così come la realizzazione di una maggiore resilienza, di fronte alle crisi sanitarie e non solo. Rafforzare i sistemi sanitari su scala globale, nazionale e locale a partire dalle cure primarie, investire importanti risorse nella salute e nel benessere sarà di importanza capitale per sostenere nel lungo periodo il progresso socio-economico e arrivare ad una maggiore prosperità condivisa. Andrà quindi perseguita una ripresa che tenga conto delle lezioni apprese durante la pandemia, declinandole nell’ambito degli SDG.
 




 
La seconda sessione fornirà indicazioni specifiche su questi aspetti. Ci si interrogherà su quale strategia adottare per prevenire, essere meglio preparati e rispondere alle pandemie del futuro. Nella consapevolezza che le ultime crisi sanitarie hanno avuto nella relazione uomo-animale-ambiente i principali fattori determinanti, una delle risposte chiave che i G20 suggeriranno sarà quella di rafforzare l’approccio One Health, che racchiude in un concetto olistico salute umana, animale e ambientale come determinanti della nostra salute e del nostro benessere. Saranno importanti anche gli strumenti. La crisi ha fatto emergere l’importanza di avere sistemi sanitari solidi ed efficienti, superando decenni di investimenti inadeguati.
 
La terza sessione, infine, prenderà in esame i cosiddetti “control tools” che stanno consentendo di contrastare con efficacia la pandemia. I Paesi G20 affronteranno il tema dello sviluppo e dell’accesso equo a vaccini, medicinali e diagnostica. Se il Covid-19 ha messo in evidenza le carenze dei sistemi sanitari, esso ci ha al tempo stesso insegnato come la ricerca scientifica, la collaborazione internazionale e le partnership pubblico-privato possano produrre risultati eccezionali, fra questi la creazione di vaccini sicuri ed efficaci nel giro di pochi mesi. I Ministri G20 discuteranno di come assicurare l’accesso più ampio possibile ai vaccini da parte della popolazione mondiale anche tramite donazioni di dosi per far fronte alle esigenze più immediate. Occorrerà inoltre colmare il gap finanziario dell’Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT-A) in particolare nei pilastri dedicati alle cure e alla diagnostica, che continueranno ad essere rilevanti per la gestione della pandemia insieme ai programmi di vaccinazione. L’obiettivo è che dalla riunione dei Ministri della Salute del G20 parta un forte messaggio di cooperazione, solidarietà ed equità, nella convinzione che “nessuno debba essere lasciato indietro”.
 

05 settembre 2021
© Riproduzione riservata
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