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Regione Lazio e Ifo confermano impegno per realizzazione del progetto di Palazzo Baleani


Dalla Regione rassicurano anche sull'impgno relativo alll'inserimento di Palazzo Baleani (articolazione organizzativa degli Ifo) nella rete oncologica del Lazio. Così il sottosegretario alla Salute Costa rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali ad un'interrogazione di Bellucci (FdI).

15 OTT - C'è "il pieno impegno della Regione e degli Ifo per la piena realizzazione del progetto e per l'inserimento di Palazzo Baleani (articolazione organizzativa degli Ifo) nella rete oncologica della Regione Lazio".
 
Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Maria Teresa Bellucci (FdI).
 
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Costa.
 
"L'Assessorato Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio ha inteso precisare che il Centro Avanzato per la tutela della salute della donna istituito presso il Palazzo Baleani è attivo sin dal gennaio del 2020, e che, anche a seguito dell'adozione delle misure di contenimento del contagio da Coronavirus il Centro ha continuato ad essere operativo e a svolgere i compiti istituzionali ad esso attributi dalla Delibera del Commissario ad Acta n. 488 del 2 dicembre 2019.
In particolare, tra gli impegni degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO) figurano: a) realizzare uno studio di fattibilità in relazione agli investimenti infrastrutturali e di ammodernamento tecnologico e informatico; b) provvedere alla ristrutturazione e messa a norma degli interni; c) assumersi «i costi ordinari di gestione dei locali siti al III piano e porzione del IV piano di Palazzo Baleani.»
 
La Regione Lazio ha indicato attività compiute da IFO per garantire il buon funzionamento del Centro:
1) L'adeguamento funzionale dei locali, in termini di accoglienza dei pazienti, percorsi, dislocazione logica dei locali visita, diagnostici, amministrativi e di servizio, nonché il necessario allineamento con quanto previsto dalla vigente normativa.
2) L'adeguamento del sistema informatico.
 
A tal fine si è proceduto ad attivare:
- Sistema di connettività internet ed intranet attraverso fibra ottica;
- Fornitura ed installazione di n. 10 postazioni di lavoro (PC, stampante, apparecchio telefonico, ecc.);
- Allestimento di apposita postazione per le prenotazioni telefoniche e numero telefonico dedicato;
- Sistema Oncosys per la gestione della documentazione sanitaria delle pazienti;
- Sistema RIS PACS per la gestione delle immagini e dei referti radiologici in linea con IFO-sede centrale;
 
3) L'allestimento delle sezioni radiologiche e degli ambulatori di prestazione specialistica, con apparecchiature sanitarie di ultima generazione: 1 mammografo digitale, 1 sezione radiologica telecomandata diretta, 2 Ecotomografi multidisciplinari, 1 Colposcopie, 1 Elettrocoagulatore, 1 videodermoscopia con epiluminescenza e 2 elettrocardiografi.
 
Considerata la pandemia da COVID-19, sono state messe in atto tutte le azioni per il contenimento del contagio: allestimento di un punto di accesso controllato (con rilevazione della temperatura corporea, saturimetria, e somministrazione dell'apposito questionario), separazione dei percorsi interni, identificazione di una seconda sala d'attesa (da 7 posti) ed apertura porta per l'uscita dal Centro separata dall'ingresso.
Si è proceduto, inoltre, al rinnovo della segnaletica esterna ed interna del Centro.
Con riguardo alle risorse umane, l'apertura del Centro ha richiesto una rivisitazione delle unità presenti, al fine di garantire l'avvio delle attività.
In particolare, si è scelto di assegnare al Centro un'équipe multidisciplinare di professionisti sanitari costituita da Oncologi, Radiologi, Infermieri e Tecnici di Radiologia Medica, utili a garantire lo svolgimento delle attività di presa in carico multidisciplinare delle pazienti. A tale dotazione «stanziale», si sono affiancati diverse consulenze specialistiche, Ginecologia, Senologia, Psicologia, Dermatologia Oncologica che, attraverso una sistematica programmazione settimanale, hanno ampliato notevolmente l'offerta del Centro, integrandosi nella presa in carico delle pazienti.
 
Gli IFO, inoltre, attraverso una procedura definita e condivisa, hanno sempre garantito lo svolgimento di approfondimenti diagnostici o prestazioni di altre specialità, eventualmente necessarie alle pazienti prese in carico dal Centro, presso la sede principale.
Al termine di tali attività propedeutiche, sin dal febbraio 2020 le attività del Centro hanno preso concreto avvio.
Nel maggio 2021, è stata condotta una valutazione complessiva dell'offerta e delle attività del Centro, in comparazione con la mission iniziale, per procedere con ulteriori sviluppi e realizzare pienamente quanto pianificato.
Innanzitutto, si sono riprese le azioni necessarie, sospese nel «periodo COVID», per la realizzazione di un accordo con la ASL RM1 per la gestione dello screening mammografico relativo alla popolazione femminile del Municipio I.
 
Un ulteriore passo avanti è stato fatto anche per la presa in carico delle pazienti con patologia oncologica della mammella e dell'apparato riproduttivo e relativi follow up, oggetto di sviluppo in collegamento con i Disease Management Team (DMT) di IFO.
La Regione segnala che gli IFO, per la piena realizzazione del DCA n. 488/2019 e per realizzare la mission del Centro Avanzato della Donna, intendono promuovere le attività di prevenzione, valutazione, diagnosi precoce e counselling, orientamento e programmazione dei trattamenti delle donne a rischio di sviluppare neoplasie, tramite:
- presa in carico di donne con sospetta predisposizione genetica per il tumore della mammella e dell'apparato riproduttivo (Brca1, Brca2);
- prevenzione primaria ed empowerment delle donne, incremento delle capacità di self management e acquisizione di stili di vita sani.
 
Le iniziative illustrate dimostrano il pieno impegno della Regione e degli IFO per la piena realizzazione del progetto e per l'inserimento di Palazzo Baleani (articolazione organizzativa degli IFO) nella rete oncologica della Regione Lazio".
 

15 ottobre 2021
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