Manovra. Fiaso: “Bene incremento fondo e stabilizzazione precari”

Migliore: “Avviare una nuova fase e dare al sistema le gambe per poter correre sui temi dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’assistenza”

29 OTT - “La Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri assicura le basi su cui costruire la sanità del futuro: grazie all’incremento cospicuo del fondo sanitario, all’aumento del numero di borse di specializzazione fino a 12mila l’anno e alla possibilità inserita in Manovra di assumere il personale precario si potrà uscire dall’emergenza e tornare a fare programmazione”. Così Giovanni Migliore, Presidente di Fiaso, sulla Legge di Bilancio licenziata ieri dal Consiglio dei Ministri.
 
“Le Aziende sanitarie e ospedaliere hanno adesso l’opportunità di ridisegnare i modelli di assistenza, di riprogettare gli ospedali e le strutture sanitarie, di rafforzare la formazione – prosegue -. Siamo stati i primi come Federazione delle Aziende sanitarie e ospedaliere insieme con gli Ordini professionali a chiedere di poter stabilizzare medici, infermieri e operatori sanitari in servizio con contratti precari: si tratta non di una semplice riconoscenza per il lavoro negli ultimi mesi, ma di un reale riconoscimento del loro ruolo per i prossimi anni, per dare al sistema le gambe per poter correre sui temi dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’assistenza”.  
“Esprimiamo soddisfazione per gli interventi previsti dalla Manovra approvata dal Consiglio dei Ministri che ha accolto l’appello delle Aziende inserendo nel testo un capitolo relativo alla stabilizzazione del personale del ruolo sanitario. Seguiremo ora con attenzione l’iter parlamentare della legge - conclude Fiaso - e la fase di definizione delle modalità e delle risorse necessarie per le assunzioni che ci auguriamo possano essere sufficienti per coprire l’intera platea di circa 53mila precari in servizio e già impegnati in prima linea da quasi un anno e mezzo nell’emergenza Covid. È il momento di avviare una nuova fase per valorizzare una delle risorse più preziose che abbiamo nel Paese: il sistema sanitario pubblico”.

29 ottobre 2021
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