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Ecco tutte le proposte di Federfarma: dal rinnovo della convenzione al superamento delle parafarmacie


27 FEB - Per quanto riguarda il rinnovo della Convenzione tra Farmacie e Ssn, Federfarma punta a classificare e far riconoscere la gamma dei servizi erogabili e remunerabili e negoziare al meglio gli aspetti economici, come il mantenimento dell’erogazione di contributi (0,02% e 0,15%) e dell’acconto. 
 
Anche la distribuzione diretta e della dpc è stata oggetto di dibattito, su questo fronte il sindacato titolari mira a evidenziare sprechi e far riconoscere costi di gestione della distribuzione diretta; ma non solo, anche evidenziare l’incongruente fenomeno della costituzione di costose reti di distribuzione, parallele a quella delle farmacie, con ovvi limiti nella qualità del servizio al cittadino. Si intende, inoltre, proporre una remunerazione uniforme per il servizio standard di distribuzione per conto, accanto a forme di remunerazione per azioni aggiuntive da destinare alla trattativa locale e far applicare la revisione periodica del PHT, oltre che tendere a elenchi uniformi di farmaci in DPC.
 
Federfarma intende, poi, studiare un nuovo modello di remunerazione che, tenendo conto dei trend di spesa e delle dinamiche di contenimento, preservi il valore professionale della dispensazione del farmaco Ssn.
 
Sul tema farmacie rurali, Federfarma si impegna a proseguire nell’azione di tutela della stabilità e sostenibilità delle farmacie rurali e di quelle più deboli e a portare al tavolo per il rinnovo convenzionale criteri di ruralità che mantengano le attuali tutele con maggiore equità.
 
Per il superamento delle parafarmacie, sono diverse le iniziative sul piatto: bloccare l’apertura di nuove parafarmacie per sterilizzare il fenomeno; introdurre l’incompatibilità tra la titolarità o la partecipazione in una società titolare di farmacia e la titolarità o la partecipazione in società titolari di parafarmacie, riducendo notevolmente il numero delle attuali parafarmacie, molte delle quali sono di proprietà di titolari di farmacia; Consentire al cittadino di reperire agevolmente un farmaco da banco ragionevolmente “sicuro”, senza la presenza obbligatoria del farmacista, come avviene negli altri Paesi europei che hanno liberalizzato la vendita di alcuni farmaci senza ricetta; Garantire il riassorbimento dei farmacisti delle parafarmacie e dei corner nel sistema farmacia, senza sanatorie, ma individuando meccanismi di assegnazione di sedi farmaceutiche disponibili sul territorio e incentivi per l’assunzione dei farmacisti nelle farmacie.
 
L'intenzione del sindacato titolari è poi quello di portare a compimento il nuovo accordo sul Ccnl dei dipendenti di farmacia, introducendo strumenti di premialità e flessibilità ed eventuali nuove figure professionali.
 
In materia di previdenza si intendono potenziare le iniziative di solidarietà già varate a sostegno delle farmacie rurali e di quelle a basso fatturato; completare lo studio che possa portare a proposte di modifica verso equità e maggiori garanzie di sostenibilità economica per gli iscritti, condividendo con l’Enpaf un processo di riforma in tempi brevi.
 
Si intende, poi, proporre uno o più modelli di rete che, non sovrapponendosi, ma sfruttando l’esistente, possano fornire razionale e adeguato supporto organizzativo e strumentale alle farmacie. Inoltre, so continueranno a studiare e realizzare progetti, anche in collaborazione con altri soggetti del settore, che contribuiscano alla crescita economica della farmacia ovvero, in caso di criticità, favoriscano il miglior aiuto finanziario e gestionale.
L’occupazione e il futuro dei giovani laureati costituiscono un tema centrale a cui Federfarma vuole rispondere aprendo un dialogo permanente con i giovani, mediante i loro organi rappresentativi, al fine di favorire scambi che permettano lo sviluppo di interessi reciproci. Si mira a porre in atto sinergie e confronti, in occasione di progetti e programmi di interesse comune, come, a titolo di esempio, il rinnovo del Ccnl e i programmi di formazione. L'idea è quella di favorire la programmazione di formazione specifica diretta a riempire il gap tra formazione universitaria dei giovani laureati e preparazione necessaria ad affrontare gli aspetti tecnico pratici dell’ “impegno al banco” e di gestione e affrontare con efficacia e correttezza i possibili nuovi ruoli derivanti dall’applicazione della farmacia dei servizi, oltre che a realizzare programmi formativi che diano supporto nella gestione economica della farmacia.
 
Sul tema della Farmacia dei Servizi, Federfarma intende seguire e supportare la sperimentazione dei nuovi servizi, definire meccanismi che portino a una congrua remunerazione, inserire al Tavolo per il rinnovo convenzionale schemi che riconoscano la farmacia dei servizi come valore aggiunto del SSN, in termini di qualità dell’assistenza e risparmio diretto e indiretto; ricercare sinergie con la filiera per assicurare il massimo supporto alle farmacie (strumenti e organizzazione servizi).
 
Per l'aderenza alle terapie si intende promuovere, organizzare e supportare progetti che documentino ulteriormente l’efficacia dell’attività del farmacista nel migliorare i tassi di aderenza e far riconoscere a livello di Convenzione SSN questa funzione e la relativa remunerazione.
 
In merito alla certificazione dei servizi, Federfarma intende favorire lo sviluppo di specifiche per la definizione di uno standard di qualità dei servizi offerti dalle farmacie; promuovere l’organizzazione di organi terzi indipendenti di controllo e cooperare con loro.
 
E infine, sul fronte cronicità: si studierà un modello che sfrutti le potenzialità della farmacia nella gestione del paziente cronico, restando nei dettami della normativa (D.lgs 153/2009; Piano Nazionale della Cronicità); si intende operare affinché tale modello sia adottato in modo univoco nelle diverse RegionI e infine chiedere al Tavolo per il rinnovo convenzionale che la farmacia venga inserita a pieno diritto nei piani regionali della cronicità, facendo riconoscere almeno un modello base. 

27 febbraio 2018
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