28 OTT - “Siamo piuttosto sorpresi nel leggere a mezzo stampa dell’accordo tra SISAC e FIMMG che prevede l’esecuzione dei tamponi rapidi da parte dei Medici di Medicina Generale in ragione del recente flop relativo ai test rapidi per il personale scolastico affidati ai Medici di famiglia”. È quanto scrivono in una nota il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e l’Associazione Italiana Medici (A.I.M.).
“Riteniamo – proseguono le associazioni - che tale iniziativa possa ingenerare uno sbilanciamento tra domanda ed offerta, con il concreto rischio di affollare gli ambulatori dei Medici di famiglia nella fase già delicata e complessa delle vaccinazioni antinfluenzali, quest'anno iniziate con largo anticipo proprio alla luce dell'emergenza sanitaria da Sars-CoV-2”.
“Condividiamo – rimarcano - pertanto le perplessità espresse da tutti gli altri sindacati di categoria, che da tempo lamentano la non adeguatezza degli studi di medicina generale per accogliere assistiti potenzialmente infetti, ma soprattutto per tutelare, attraverso la separazione dei percorsi, gli altri assistiti, ovvero i pazienti cronici, fragili e con pluripatologie. Non è questa forse la ragione della nascita delle USCA?”.