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Farmacisti. Corte dei conti promuove l’Enpaf 


La Corte nella sua relazione per il 2011 segnala un avanzo di esercizio pari a 124,987 milioni di euro. Buone anche le prospettive di sostenibilità per il futuro. “Le previsioni attuariali mostrano lo sviluppo equilibrato della gestione economica e un valore del patrimonio netto in continuo incremento”.

27 LUG - Per la Corte dei Conti i risultati della gestione Enpaf (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Farmacisti) confermano nel 2011 l’andamento sostanzialmente positivo dei principali saldi economico-patrimoniali, già rilevato nelle precedenti relazioni, ancorché i dati finali mostrino nel complesso una tendenza alla flessione. L’avanzo di esercizio è pari a 124,987 milioni, di poco inferiore a quello del precedente esercizio pari a 130,964 milioni.
 
“Sui risultati del 2011 – evidenzia la Corte - è, come per l’esercizio precedente, importante il saldo della gestione previdenziale e assistenziale, positivo per 99,326 milioni (con un decremento, però, di circa 6,4 milioni sul 2010), anche in ragione dell’effetto sempre determinante – ancorché inferiore nell’importo alla contribuzione soggettiva ordinaria - delle entrate da contributo dello 0,90, il cui gettito (circa 103 milioni), sostanzialmente stabile negli anni più recenti, evidenzi minori entrate per oltre 5 milioni di euro”.
 
Patrimonio a quota 1,5 mld. Per quanto riguarda invece il valore del patrimonio netto è pari, a fine 2011, a 1.531 milioni (1.406 nel 2010) e supera ampiamente, con un indice di copertura pari a 9,69, il limite delle cinque annualità delle pensioni correnti, stabilito con il decreto interministeriale del 29 novembre 2007. Per quanto attiene alla consistenza del patrimonio immobiliare, esso registra tra il 2010 e il 2011 una diminuzione (ai valori di bilancio) di 14,556 milioni, da riferire in prevalenza alla cessione di alcuni immobili al fondo immobiliare Fiepp, di cui l’Ente è unico quotista. Il rendimento medio degli immobili, calcolato al valore contabile al lordo degli ammortamenti, si attesta nel 2011 su valori del 9,15 per cento lordo e 4,39 netto (nel 2010, rispettivamente, 8,72 e 3,49).
 
Portafoglio titolo immobiliari sale a 851,2 milioni. Rispetto al 2010, si incrementa di 99,5 milioni il portafoglio titoli mobiliari (751,7 nel 2010, 851,2 nel 2011) con riguardo sia a quelli immobilizzati, sia a quelli iscritti nell’attivo circolante. I ricavi (al lordo degli oneri) derivanti dagli investimenti mobiliari sono pari nel 2011 a 30 milioni, con un incremento di 1,6 milioni sul 2010. In proposito è da dire che mentre il tasso di rendimento del comparto obbligazionario (cui va riferito il 43,90 per cento degli investimenti mobiliari e di quelli in liquidità) si mantiene su valori analoghi a quelli del precedente esercizio, i ricavi delle azioni (5,37 per cento del totale degli impieghi) virano in negativo, con una percentuale di rendimento lordo di - 6,83 e netto di -7,02.
 
Liquidità in crescita. Aumentano, a fine esercizio, le disponibilità liquide dell’Ente che passano dai 252,396 milioni del 2010, ai 390,749 milioni del 2011 (con un’incidenza media degli investimenti in liquidità sul totale degli impieghi mobiliari inferiore, comunque, nel 2011 a quelle del precedente esercizio). Infine, i rendimenti medi netti della gestione mobiliare e immobiliare dell’Enpaf  sono stati nel 2011 pari a 31,425 milioni, contro i 29,744 milioni del 2010.
 
Iscritti in aumento di 2174 unità. Riguardo alla gestione caratteristica, la Corte dei Conti evidenzia come il numero degli iscritti è aumentato di 2.174 unità (con un tasso d’incremento del 2,8 per cento sul 2010, in flessione su quello degli esercizi immediatamente precedenti), dei quali un numero sempre più elevato (10.085, contro 8.303 del 2010) è costituito da coloro che hanno optato per il contributo di solidarietà. Il rapporto tra numero degli iscritti (al netto dei versanti il contributo di solidarietà) e quello dei trattamenti pensionistici erogati è risultato pari a 2,58 (2,59 nel 2010);
 
La Corte segnala poi come diminuisce tra il 2010 e il 2011, di 6,392 milioni, il saldo tra il totale delle entrate contributive e quello degli oneri per le prestazioni previdenziali e assistenziale). Il decremento dovuto alla somma algebrica tra la flessione del gettito complessivo dei contributi (-3,469 milioni) e l’aumento della spesa per prestazioni (+2,923 milioni). Per quanto attiene, in particolare, ai contributi, quelli previdenziali ordinari aumentano di oltre 3,355 milioni, mentre il gettito del contributo dello 0,90 diminuisce di 5,741 milioni.
 
Corte dei Conti ribadisce esigenza di attuare riscossione crediti. Continua a rivestire una qualche consistenza la massa dei crediti dell’Enpaf verso iscritti e terzi contribuenti, che nel 2011 si attesta su 52,177 milioni, di cui 35,3 milioni (36,5 milioni nel 2010) afferenti a debito delle Asl per il contributo dello 0,90. I crediti per contributi ordinari toccano nel 2011 i 15,3 milioni (14,8 nel 2010), sicché si torna a ribadire l’esigenza che l’Ente ponga in essere ogni utile iniziativa ai fini della loro riscossione, specialmente di quelli risalenti ad esercizi remoti.
 
Previsioni evidenziano un saldo previdenziale positivo nei prossimi cinquant’anni. Come già si era avuto modo di rilevare nella relazione sulla gestione del 2010, rassicuranti, in relazione sia alla stabilità della gestione previdenziale per il trentennio 2010-2039, che ai successivi equilibri di gestione sino al 2059, risultano le previsioni attuariali del bilancio tecnico su base 31.12.2009. Le previsioni attuariali, in particolare, mostrano lo sviluppo equilibrato della gestione economica e un valore del patrimonio netto in continuo incremento. Previsioni, queste, che trovano conferma nel più recente documento attuariale che copre il cinquantennio 2012-2061 e che mostra – in coerenza con quanto disposto dall’art. 24, comma 24 del decreto legge n. 201 del 2011 – un saldo previdenziale sempre positivo nell’arco di tempo in riferimento.

27 luglio 2012
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