Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Speciale formazione Ecm. Magi (OMCeO Roma): “La legge prevede azioni disciplinari per chi non è in regola. Agiremo rispetto alle norme che ci disciplinano”


Si avvicina la scadenza del triennio. Spetta agli ordini verificare l’adempimento dell’obbligo formativo ECM e sanzionare gli iscritti con mancato assolvimento. Il Presidente dell’OMCeO Roma in questo nono appuntamento della nostra inchiesta sprona i professionisti sanitari a regolarizzare la propria posizione: “Gli strumenti ci sono. Ampia offerta formativa anche a distanza tramite FAD”

26 LUG -

Ci separano pochi mesi dalla scadenza del triennio formativo ECM. È tempo di correre ai ripari per i medici e gli operatori sanitari che non hanno ancora adempiuto all’obbligo previsto dalla legge. L’obiettivo è evitare di imbattersi in azioni disciplinari che possono andare dall'avvertimento alla sospensione fino alla radiazione. L’invito a procedere al più presto per regolarizzare la propria situazione è di Antonio Magi, il Presidente dell’Ordine dei medici di Roma che ribadisce quanto sia importante la formazione e l’educazione continua in medicina nel corso di una pandemia e nel post pandemia.

“Un medico non finisce mai di studiare e aggiornarsi. È una professione in cui bisogna sempre essere pronti – dichiara -. Acquisire i crediti formativi necessari nell’arco dell’ECM non è soltanto un vezzo. In Italia c’è un obbligo, fondamentale per esercitare la professione. I colleghi devono capirlo. Voglio ricordare che in altri paesi, come il Canada, ogni tre anni gli ordini professionali assegnano nuovamente l’abilitazione. A chi dimostra di rispettare l’aggiornamento e l’educazione continua in medicina”.

Dopo le varie proroghe stabilite negli anni anche a causa dell’emergenza sanitaria in corso, si avvicina la scadenza del triennio formativo ECM. Al momento, non è prevista nessuna ulteriore proroga. Dicembre sarà l’ultimo mese utile per non risultare in debito. E dal 30 giugno, non si possono più spostare i crediti ECM accumulati in altri anni. Il Co.Ge.A.P.S segnalerà agli Ordini professionali di appartenenza medici e operatori sanitari inadempienti.

“Attendiamo dal Co.Ge.A.P.S i dati che ci servono per sapere esattamente e con correttezza quali sono i colleghi in regola – specifica Magi, aggiungendo che l’Ordine di Roma si sta già adoperando nelle verifiche -. Abbiamo già dei dati di coloro che hanno o meno ottemperato all’obbligo. Il problema è che molti sono fuori dalla possibilità di poter recuperare. Questo è un dato incontrovertibile e agiremo di conseguenza. La legge prevede che dobbiamo mettere in moto un’azione di tipo disciplinare in questo senso e se ne deve prendere atto. Agiremo rispetto alle norme che ci disciplinano”. E invita chi invece può ancora recuperare a darsi da fare: “Il consiglio che dò a tutti i colleghi è di aggiornarsi il prima possibile, cercate di essere in regola con quelle che sono le norme della formazione continua".

Secondo il presidente sono tante le possibilità e le modalità a disposizione dei sanitari per seguire la normativa vigente e ampliare conoscenze, competenze e best practice.

“In Italia – sottolinea - abbiamo la possibilità di fare l’aggiornamento professionale non soltanto in presenza e il Covid ci ha creato le condizioni per farlo. In questi anni abbiamo dovuto aggiornarci a distanza, tramite FAD. Gli strumenti ci sono e bisogna utilizzarli tutti. L’offerta formativa è ampia oggi. C’è solo la volontà o meno di farlo”.

La mancata formazione comporta anche ricadute assicurative. Secondo un emendamento al decreto Pnrr i medici e gli operatori sanitari che non hanno raggiunto almeno il 70% del credito del triennio non possono essere coperti da Rc professionale. “Un grosso problema per cui potrebbero trovarsi in grande difficoltà. Un problema esistente anche prima – aggiunge Magi – in relazione ad una richiesta di risarcimento, i giudici andavano a verificare se il medico si era aggiornato o meno. Bisogna trovare una soluzione perché oggi come oggi è importante avere una copertura assicurativa. Il cittadino – conclude ha il diritto di essere risarcito nel momento in cui subisce un danno. Ma allo stesso modo il professionista deve poter lavorare in massima tranquillità e sapere di essere “coperto” per una possibile azione di malpractice o per una piccola disavventura che può capitare a tutti. In modo da poter svolgere il suo lavoro nella maniera più chiara e semplice possibile”.

Vedi gli altri interventi del nostro specialeMonaco - Bartoletti - Mangiacavalli - AmatoRossi - Panti - Boldrini - Filippini



26 luglio 2022
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy