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Decreto Balduzzi. Mazzoni (Simet): “Un pasticciaccio brutto"


Il segretario del Sindacato medici del territorio ha utilizzato queste parole per prendere pesantemente posizione nei confronti del decreto oggi in discussione alla Camera, giudicandolo “inadeguato” alla gravità della situazione del Ssn e con innovazioni “pericolosissime”.

15 OTT - “Quello che è uscito dalla Commissione affari sociali è un testo incoerente, un pasticciaccio brutto di dubbia legittimità”. È questo il commento di Mauro Mazzoni, segretario Simet (Sindacato italiano medici del territorio), sul decreto Balduzzi oggi in discussione alla Camera.
Mazzoni ha innanzitutto criticato la modifica dell’articolo 7 quater del Dlgs 502 che va a toccare il Dipartimento di prevenzione (Dip). “Il Dipartimento di Prevenzione rappresenta l’alveo naturale per garantire una efficace prevenzione sanitaria e la cultura della promozione della salute”, ha detto Mazzoni, per questo la posizione del Simet è di” assoluta contrarietà” a qualsiasi variazione della norma che individua esplicitamente i servizi del Dip.

Più in generale il sindacato ha preso pesantemente posizione nei confronti del decreto Balduzzi considerandolo “inadeguato alla gravità della situazione del Ssn e con innovazioni pericolosissime”.” Il sedicente riassetto delle cure primarie, che di fatto, mediante un revisione degli accordi nazionali della Medicina Generale – ha dichiarato il segretario Simet - rischia di sconvolgere l’ambito dell’assistenza distrettuale con ricadute pesanti sui colleghi dei distretti che sentono minacciato il loro ruolo e le loro prospettive di carriera”. “Un’inaccettabile modifica unilaterale della mobilità – ha proseguito - che trasforma i medici in potenziali pacchi postali o soprammobili, trasferibili a piacimento nell’ambito regionale  senza garanzie di tutela di carriera e retribuzione. La libera professione intramoenia di fatto soffocata da vincoli burocratici ed economici.”

“Ci siamo impegnati durante l’audizione in commissione affari sociali, nel tentativo di migliorare il testo del decreto e qualche risultato l’abbiamo portato a casa, anche se il giudizio sul decreto rimane fortemente negativo, anzi come si dice “la toppa è peggio del buco” – ha concluso Mazzoni - tutto ciò si aggiunge ad una stagione di interventi normativi, finalizzati al controllo della spesa pubblica,  che sono fortemente penalizzanti sul piano economico e giuridico per i Dirigenti Medici , ma soprattutto mettono a rischio la sopravvivenza stessa del Ssn e dei suoi principi ispiratori”.

15 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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