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Allarme Fimp: “Troppi programmi e spot a sfondo sessuale negli orari seguiti dai bambini”


Gli esperti denunciano la presenza di decine di programmi a sfondo erotico senza limitazione di orari. Il rischio è quello di un “accelerato desiderio di esperienze sessuali”. Mele: "Ci impegneremo a sollevare la questione presso il Garante per l’Infanzia e tutte le Istituzioni che hanno l’autorità in materia".

30 NOV - Il bombardamento di messaggi fuorvianti può  accelerare  il desiderio di esperienze sessuali, perché attraverso  le immagini  virtuali può passare il messaggio di rapporti facili, fini a se stessi, possibili in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e in ogni modo. La parabola e il digitale terrestre offrono decine di programmi in cui ragazze seminude pubblicizzano numeri di telefono per comunicazioni a sfondo erotico senza limitazione di orari. “La Fimp si impegnerà a denunciare questa problematica presso il Garante per l'Infanzia e tutte le Istituzioni Politiche e Sociali che hanno l'autorità per intervenire - ha spiegato Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri - dobbiamo perseguire una campagna di educazione sessuale, da svolgere nelle scuole, nelle associazioni e anche negli ambulatori, perché nelle peculiarità della Pediatria di Famiglia spicca, per importanza, l'educazione sanitaria, possibile ed attuabile grazie al rapporto di fiducia che si instaura con le famiglie”.
 
I ragazzi, oggi più di prima, hanno libero accesso sia alla televisione che ad Internet, facendo ormai parte dell'arredamento di casa: è quindi evidente come vengano influenzati in maniera fuorviante, subendo senza possibilità di obiettività, data la loro età, rischiando una dipendenza morbosa.
 
“Denunciamo l'influenza dei Media nello sviluppo sessuale dei bambini e degli adolescenti – ha concluso Maria Grazia Sapia, segretario provinciale Fimp - se da una parte c'è una pletora di programmi  pubblicitari, musicali, hot chat con messaggi a sfondo esplicitamente sessuali, dall'altra mancano o sono totalmente assenti programmi che si occupano di educazione all'esercizio della sessualità, come contraccezione, malattie trasmesse sessualmente e, perché no, i valori legati alla sessualità”.
 

30 novembre 2012
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