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Nicola Surico è il nuovo presidente dei chirurghi italiani: "Al primo posto il contenzioso medico legale"


L'attuale presidente della Sigo è stato eletto per acclamazione lo scorso 27 settembre nel corso dell’Assemblea Nazionale del Cic. Surico subentra a Marco D'Imporzano. Contenzioso medico-legale, rapporto medico-paziente e governo clinico: queste le sfide lanciate dal neo presidente nel suo discorso introduttivo.

29 SET - Nicola Surico è il nuovo presidente del Collegio italiano dei chirurghi (Cic). L'elezione per acclamazione è avvenuta lo scorso 27 settembre nel corso dell'Assemblea Nazionale a Roma. Surico, presidente Sigo, prende il posto di Marco D'Imporzano. "Sono diverse le problematiche urgenti da affrontare: le azioni incisive da fare riguardano in primo luogo il contenzioso medico legale. La ginecologia è al terzo posto per richiesta di risarcimenti, dopo oncologi e ortopedici. Ma a noi vengono richiesti milioni di euro di risarcimento e i prezzi delle polizze sono altissimi - ha detto il neo presidente nel suo primo discorso - Nel primo direttivo affronteremo questo problema e vedremo in quale direzione muoverci".

"Altro tema spinoso, è il 'problema chirurgia' - ha proseguito - Il problema chirurgia esiste: noi dobbiamo rilanciare la figura professionale del chirurgo, dobbiamo riappropriarci della nostra dignità professionale e dovremo anche recuperare anche il rapporto medico paziente che si è perso".
"Infine, ieri abbiamo ascoltato il direttore di Assobiomedica, con la quale vanno rinsaldati i rapporti per poter andare avanti. Siamo in spending review, ed è difficile conciliare il risparmio con la qualità, ma bisogna necessariamente trovare una via di mezzo - ha spiegato Surico - Come può il chirurgo essere all’avanguardia se non si rinnovano le tecnologie che dopo due anni sono già vecchie e vanno assolutamente rinnovate? Purtroppo in questo momento non si parla di tecnologie, e viviamo una grandissima difficoltà".

"Un altro aspetto da riprendere è quello del Governo Clinico. Errori ne abbiamo fatti anche noi, però i medici sono stati defenestrati dal Governo Clinico che è finito nelle mani della sola politica, la quale sceglie i Direttori Generali che scelgono i direttori di Struttura Complessa. Invece sono i Colleghi esperti che devono scegliere il Direttore della Struttura Complessa, senza conflitti tra Universitari e Ospedalieri. Ancora, un discorso da riprendere è quello dell’intramoenia allargata - ha concluso - Non c’è più libertà professionale per il medico, a differenza delle altre professioni . E poi dovremo riprendere anche il discorso della 'riconversione' dei piccoli ospedali, che non possono garantire l’assistenza necessaria".
 

29 settembre 2013
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