Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 29 MARZO 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Croce Rossa. Cgil e Fp: "No a una riforma fatta sulla pelle dei lavoratori"


Due per il sindacato i motivi fondamentali del fallimento di questa riforma: "non si riescono a trasferire i servizi sanitari dalla Cri al Ssn, e oltre 3000 lavoratori necessari per portare avanti i servizi, di cui 1500 precari, subiranno una pesante riduzione del salario o perderanno il posto”.

06 MAR - “La Cgil è convinta da tempo della necessità di una riforma della Croce Rossa italiana che migliori l'efficienza del servizio, impedisca sprechi e distorsioni gestionali, ma la legge 178/2012 sta chiaramente fallendo l'obiettivo. Per due motivi fondamentali: non si riescono a trasferire i servizi sanitari e socio sanitari dalla Cri al servizio sanitario nazionale; oltre 3000 lavoratrici e lavoratori necessari per portare avanti i servizi, di cui 1500 precari, subiranno una pesante riduzione del salario o perderanno il posto di lavoro”. Con queste parole Vera Lamonica e Rossana Dettori, Segretaria nazionale Cgil e Segretaria generale Fp-Cgil nazionale, lanciano l'allarme in merito alla riorganizzazione della Croce Rossa Italiana.

“La riduzione del trattamento economico, per i lavoratori che accetteranno il nuovo contratto dell'associazione Croce Rossa privatizzata, sarà infatti del 30 per cento. Un caso simile a quello Electrolux, ma questa volta nel settore pubblico. Il personale di ruolo - continuano le due sindacaliste - se non dovesse accettare il nuovo contratto, avrebbe davanti due possibilità: un difficile se non impossibile percorso di mobilità verso altre amministrazioni o, dopo due anni, il licenziamento. Nessuna certezza per il personale precario, in alcuni casi in organico da decenni e necessario alla stessa sussistenza dei servizi”.

“Un disastro realizzato in nome di una competitività nel servizio di emergenza e urgenza, fondato sulle convenzioni realizzate con gara d'appalto al massimo ribasso, che mal si concilia con la funzione della Croce Rossa. In questo modo – aggiungono Lamonica e Dettori - non si realizza una riforma ma soltanto un ricatto drammatico sulle persone che lavorano: perdere il lavoro o diritti e retribuzione. Col sistema delle convenzioni e degli accreditamenti non si produce un servizio sanitario migliore e più economico. Le Regioni - conclude la nota unitaria - dovrebbero essere aiutate a internalizzare i servizi per produrre risparmio ed efficienza. Il Ministero dell'Economia dovrebbe avere un ruolo attivo e i Ministeri vigilanti, Salute e Difesa, per quanto riguarda il corpo militare, esaurita la fase del commissariamento, dovrebbero sostenere la Croce Rossa nel ritorno alle sue finalità originarie. Se si vuol fare un passo avanti è necessario che ognuno faccia la sua parte”.

06 marzo 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy