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Convenzioni. Fimp su bozza Sisac per rinnovo Acn: “Scarsa attenzione a specificità pediatria”


Il presidente del sindacato dei pediatri Chiamenti commenta la bozza Sisac per il rinnovo delle convenzioni: “Da una prima lettura si evincono le difficoltà che dovremo affrontare in questa trattativa”. E poi specifica come “diversi passaggi non sono accettabili” e in sede di trattativa marcheremo “le differenze rispetto alla medicina di famiglia”.

03 APR - “Da una prima lettura della bozza Sisac per il rinnovo dell’Acn di tutta l’Area Convenzionata si evincono le difficoltà che dovremo affrontare in questa trattativa che ufficialmente si aprirà il giorno 11 aprile”. È quanto afferma in una nota di Giampietro Chiamenti, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp).
 
“La bozza – prosegue la nota  affronta una parte generale di metodo della trattativa in cui si delineano aspetti comuni a tutte le categorie, per lasciare spazio successivamente ad una fase in cui i tavoli procederanno in parallelo. Nei contenuti programmatici si rileva, purtroppo, una scarsa attenzione alla specificità dell’assistenza pediatrica, sia dal punto di vista organizzativo che professionale. Unica eccezione è riportata al penultimo comma della parte dedicata alla Pediatria di Famiglia dove si evidenzia la funzione preventiva e la connessione con l’area ospedaliera per l’assistenza al cronico”.
 
In ogni caso Chiamenti precisa come “il testo della Piattaforma per il rinnovo dell’Acn proposto sarà oggetto di una dettagliata analisi, ma possiamo fin d’ora affermare che diversi passaggi non sono accettabili. La Fimp crede nella validità del modello pediatrico italiano disegnato sul bambino e sull’adolescente che hanno le loro peculiarità rispetto all’adulto e, in sede di trattativa, Fimp marcherà le differenze rispetto alla medicina di famiglia. Il modello pediatrico italiano e quanto ottenuto finora grazie a questo in termini di organizzazione, assistenza e salute per l’età pediatrica non deve essere messo in discussione, ma semmai deve essere rilanciato con il rinnovo dell’Accordo Nazionale partendo dalla trattativa che si aprirà a breve”.
 
“Fimp – conclude il presidente - , che ha promosso un coordinamento con le altre sigle (Simpef, Cipe, Smi Unps) avverte fin d’ora le regioni che non accetterà ragionamenti finalizzati a tagli o svalutazioni delle risorse esistenti e ad un venir meno del modello assistenziale pediatrico. Quanto ai costi della riforma, Fimp crede che la politica debba valutare seriamente come sia compatibile realizzare una ristrutturazione articolata senza risorse aggiuntive mantenendo un sistema di Cure Primarie pediatriche gestibile e funzionale ai bisogni emergenti dei bambini e degli adolescenti”.

03 aprile 2014
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