Abusivismo professionale. Prada (Andi): "La Camera acceleri su esame provvedimento"
Il progetto di legge già approvato dal Senato, è stato trasmesso alla Camera a inizio aprile. E' stato poi assegnato alla II commissione Giustizia, ma non è ancora stata calandarizzata la sua discussione. "La nostra paura è quella che, ancora una volta, si voglia 'insabbiare' un provvedimento per cui ci battiamo da decenni".
16 GIU - Che fine ha fatto il provvedimento A. 2281 contro l’abusivismo approvato all’unanimità dal Senato ed ora in attesa di iniziare il suo iter alla Camera?A chiederlo è il Presidente nazionale Andi,
Gianfranco Prada, preoccupato dei tempi che si stanno dilungando per una legge fondamentale per la salute dei cittadini e per la professione odontoiatrica. “A inizio aprile il progetto di legge è stato trasmesso dal Senato ed è stato assegnato alla II Commissione Giustizia della Camera ma non è ancora stato calendarizzato per la discussione”, ha detto Prada.
“La nostra paura - ha aggiunto - è quella che, ancora una volta, si voglia 'insabbiare' un provvedimento per cui ci battiamo da decenni e che, finalmente, sanzionerebbe adeguatamente chi esercita abusivamente una professione regolamentata e chi, in possesso dei requisiti di legge per esercitarla, favorisce l’illecito. Per questo abbiamo sollecitato i Componenti la Commissione Giustizia della Camera affinché sblocchino l’iter e si schierino per la legalità”.
Ricordiamo che, secondo quanto approvato dal Senato, il provvedimento modifica l’art 348 del C.P. inasprendo le pene per chi esercita abusivamente una professione, penalizzando in modo più deciso chi esercita o favorisce l’esercizio di una professione sanitaria.
“Il finto dentista - ha ricordato il presidente Andi - verrebbe finalmente punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. Il prestanome poi verrebbe sanzionato con la stessa pena e le attrezzature dello studio in cui si compie il reato verrebbero confiscate, oltre ad essere sospeso dalla professione. Ancora oggi troppi cittadini vengono non solo truffati da finti dentisti, e da chi gli mette a disposizione le strutture per farlo, ma rischiano di vedere compromessa per sempre la propria salute orale. Continuare con atteggiamenti attendisti -continua Prada- non fa altro che favorire questo esercito di truffatori, stimati in almeno 15.000 solo in ambito odontoiatrico, che da decenni continua a farla franca grazie a pene ridicole ed alla connivenza del mondo politico che mai è riuscito a porre fine a questo illecito”.
“Inoltre - ha concluso Prada - sentire chiedere la revisione del provvedimento alla Camera per questioni assolutamente infondate, modifiche che richiederebbero un nuovo passaggio al Senato, o mettere in discussione i numeri sui presunti finti dentistici, fa pensare che chi chiede ciò in realtà sia spaventato dalle sanzioni e cerchi in ogni modo di impedire l’approvazione di una legge che, finalmente, impedisce ai truffatori di mettere le mani in bocca agli italiani, creando danni irreparabili”.
16 giugno 2014
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