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Medici Inps in sciopero. Anffas: "Protesta serva anche per chiarire loro ruolo nelle commissioni di invalidità civile"


Lo sciopero nazionale proclamato da Anmi-Femepa e Usb è in programma per domani. Il presidente dell'Associazione famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale chiede "immediata chiarezza su modalità e criteri di accertamento, ma anche sulle competenze che si vogliono usare per rilevare il bisogno delle persone con disabilità".

18 GIU - "Non vogliamo entrare nel merito delle rivendicazioni contrattuali, ma segnalare che tale protesta è l’ennesima dimostrazione di una perdurante sofferenza nella gestione dell’attività medico-legale da parte dell’Inps”. Così, Roberto Speziale, Presidente Nazionale di Anffas Onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), ha commentato la protesta proclamata per domani, 19 giugno 2014, dalle sigle Anmi-Femepa e Usb, che rappresentano i medici, dipendenti o convenzionati con Inps, attraverso i quali vengono assicurate dall’Istituto tutte le visite di accertamento dell’invalidità civile, stato di handicap e disabilità in Italia.

“Abbiamo notizia di convenzioni con i medici al servizio di Inps di breve durata - ha proseguito il Presidente di Anffas Onlus - che non assicurano una continuità nel lavoro svolto e, quindi, nemmeno un’acquisizione di un sempre maggior patrimonio di esperienze e di competenze per chi ha da svolgere, invece, un delicato compito istituzionale, quale quello della verifica delle condizioni di disabilità di cui sono affette le persone, ma soprattutto del prefigurarsi, in maniera puntuale e completa, di tutte le implicazioni, anche di carattere sociale e lavorative, che le stesse possono determinare nelle persone”.
 
In questi anni Anffas ha posto continuamente l’attenzione sulle modalità di accertamento da parte dell’Inps dell’invalidità civile, stato di handicap e disabilità, giungendo, anche nello scorso aprile, a far dichiarare dal Tar Lazio come illegittimo il comportamento tenuto dall’Inps nelle verifiche straordinarie degli ultimi anni e sicuramente anche la mancata chiarezza sullo status e sull’utilizzo dei medici delle Commissioni contribuisce ad accentuare la generale confusione su un’attività molto delicata.

“Occorre immediata chiarezza - ha concluso Speziale - sulle modalità e sui criteri di accertamento, ma anche sulle competenze professionali che si vogliono usare per rilevare l’effettivo bisogno delle persone con disabilità, superando gli attuali accertamenti del tutto formali e burocratici”.   

18 giugno 2014
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