L'Anaao denuncia: "Il nuovo Css troppo universitario. Noi figli di un Dio minore"
Per il segretario dell'Anaao Assomed Costantino Troise, il ministro Fazio "si fa tradire dalle proprie origini e non rende un buon servizio alla sanaità italiana".
24 DIC - “Su 50 componenti del
nuovo Consiglio Superiore di Sanità i professionisti dipendenti del Ssn si contano al massimo su due mani. E' il segnale, se ce ne fosse ancora bisogno, di un atteggiamento culturale che considera i medici dipendenti, che pure rappresentano l’ossatura del sistema sanitario italiano, figli di un Dio minore destinati a ruoli marginali o ancillari nei confronti del mondo accademico".
Questo il commento di Costantino Troise, Segretario Nazionale Anaao Assomed che nel suo giudizio negativo si associa alla recente posizione espressa da
Rodolfo Vincenti, Presidente dell'Acoi.
“Forse il Ministro Fazio - sostiene Troise - si fa tradire dalle proprie origini, ma certo non rende un buon servizio alla sanità italiana se alimenta rendite di posizione ormai prive di riscontro nella realtà quotidiana ove l’attività professionale,formativa e di ricerca dei medici ospedalieri è parte rilevante.
Non vorremmo - conclude Troise - che dopo il pre-giudizio di un invecchiamento più lento, per cui i medici universitari vanno in quiescenza tre anni dopo i medici ospedalieri, prendesse corpo l’idea di una superiorità genetica che li farebbe preferire nelle funzioni di consulenza del Ministero della Salute e nei ruoli di rappresentanza del mondo sanitario italiano”.
24 dicembre 2010
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