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Stabilità. Pelissero (Aiop): "Patto per la salute a rischio?"

di Gabriele Pelissero

E’ nella cronaca di questi giorni l’atteggiamento più che preoccupato dei Governatori delle Regioni. Tutto da rifare? Dipenderà dalla determinazione del Ministro Lorenzin ma anche dall’effettivo stato dei conti pubblici. Di certo, non è ancora ben chiara la consapevolezza che il sistema dei tagli lineari alla sanità non incide sugli sprechi

22 OTT - Gli ultimi Governi ci avevano abituati agli allarmi sulla precarietà dei conti pubblici. Non solo il quadro economico veniva cambiato di anno in anno con le relative leggi finanziarie, ma le successive leggi di stabilità e i Def mutavano la situazione ogni sei mesi, con le relative operazioni di “bancomat” sul settore sanitario. Ora il Governo rischia di battere ogni record. Sono passati appena due mesi dalla faticosa intesa realizzata con le Regioni per il Patto per la Salute 2014-2016. Abbiamo apprezzato il certosino lavoro del Ministro Lorenzin per delimitare e “porre in sicurezza” il SSN, a condizione di avere un quadro di risorse stabile nel triennio. E’ stato un lavoro impegnativo iniziato nel 2012 e d’improvviso cambia il quadro macroeconomico e si prospetta un ulteriore taglio di 3 miliardi di euro da riscuotere subito dal fondo sanitario.

In realtà, ad una più attenta analisi, l’ipotesi che le promesse sul fondo sanitario nazionale (109,928 miliardi di euro nel 2014, 112,062 nel 2015, 115,444 nel 2016) potessero non essere mantenute era contenuta nel Patto stesso, dove si precisava che tali importi sarebbero stati garantiti “salvo eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e a variazione del quadro macroeconomico”.

E molti osservatori lo avevano giustamente fatto notare. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che l’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 10 luglio scorso non avrebbe fatto in tempo ad essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale che sarebbe stata immediatamente rimessa in discussione. E’ nella cronaca di questi giorni l’atteggiamento più che preoccupato dei Governatori delle Regioni e dei responsabili di tutte le Associazioni sindacali e di categoria.
Tutto da rifare? Non lo sappiamo. Dipenderà dalla determinazione del Ministro Lorenzin - qualità di cui finora non ha fatto difetto e per la quale Aiop l’ha sostenuta, ma anche dall’effettivo stato dei conti pubblici.

Di certo, non è ancora ben chiara la consapevolezza che il sistema dei tagli lineari (o semi-lineari, che dir si voglia) alla sanità non incide sugli sprechi, che possono essere rimossi solo all’interno di un sistema competitivo, capace di creare meccanismi virtuosi quasi automatici. Se ci saranno tagli, che potrebbero avere effetti disastrosi per tutte le nostre aziende, noi continueremo a batterci perché vadano nella giusta direzione: “beni e servizi” possono consentire dei risparmi, purché tutte le prestazioni rese ai cittadini, a partire da quelle erogate dalle Aziende Aiop non vengano messe in discussione. Perché noi non siamo “fornitori di servizi”, ma una componente fondamentale del Ssn.

Gabriele Pelissero
Presidente nazionale Aiop 

22 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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