Ddl delega lavoro sanità/2. Rossi (Omceo Milano): “No al medico ospedaliero degradato”
“La verità è che a causa dell’imminente uscita dalla professione di molti medici, per una scarsa programmazione dei posti in scuola di specialità e soprattutto per una scarsa volontà di investire nel personale medico si trova più comodo degradare gli ufficiali a sottufficiali per pagarli di meno".
17 NOV - Forte presa di posizione dell’Ordine dei medici di Milano contro la
bozza di ddl delega sul lavoro in sanità. In particolare sono due gli aspetti criticati: le novità sulla carriera del medico ospedaliero distinta in professionale e manageriale e la possibilità di essere assunti negli ospedali con lo stipendio della caposala (Dsuper) senza avere il titolo di specialista.
“Ritengo vergognoso questo fatto – afferma
Roberto Carlo Rossi, Presidente di OMCeO Milano -. Che c’entra lo stipendio della caposala? Sono medici, infatti, con tutte le responsabilità annesse e connesse. Trovo inoltre semplicemente folle che un medico venga discriminato a seconda del ruolo di manager e di professionista”.
“La verità è che a causa dell’imminente uscita dalla professione di molti medici, per una scarsa programmazione dei posti in scuola di specialità (troppi pochi rispetto agli immatricolati prima e ai laureati dopo) e soprattutto per una scarsa volontà di investire nel personale medico – continua Rossi -si trova più comodo degradare gli ufficiali a sottufficiali per pagarli di meno. Mantenendogli peraltro le stesse responsabilità. Con l’aggravante che il paziente che si ritiene danneggiato potrà sostenere di essere stato curato anche da un non specialista, facendo così lievitare la cosiddetta medicina difensiva”.
17 novembre 2014
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