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Certificati online. Milillo: "Sito bloccato e ritardi al call center"


Sono scattate da oggi le sanzioni per i medici di famiglia. Ma il sito a cui inviare i certificati è fuori uso, e per una risposta dal call center bisogna aspettare fino a 18 minuti. I medici di famiglia della Fimmg attaccano il ministro Brunetta: il sistema è improvvisato.

01 FEB - “Nel giorno dell’avvio delle sanzioni per i certificati on-line i nostri medici ci segnalano che il sito è bloccato già da ieri sera e ancora in queste prime ore del mattino. Per una risposta dal Call Center si impiegano fino a 18 minuti. Per questo ci sentiamo presi in giro dal Ministro Brunetta”.
È lapidario il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo: il sistema proprio non va, e se il progetto della certificazione telematico ha fatto qualche progresso, il merito è soprattutto dei medici che hanno compensato alle carenze del sistema.
“I lavoratori che credono ai trionfalistici comunicati stampa del Ministero dell’Innovazione – ha spiegato Milillo – pretendono dal loro medico il certificato online, ma il sistema non funziona: ‘Il mio datore di lavoro mi ha detto che lei deve farlo per forza….’ si sono sentiti dire all’inizio della giornata molti medici di famiglia”. Il risultato di tutto questo è un lungo tempo sottratto all’assistenza, cittadini costretti a fare il ping pong fra lo studio del medico e l’ufficio del personale.
“È solo un esempio dei tanti disservizi e disagi che si stanno verificando e che si verificheranno nei prossimi giorni se il Governo non ricondurrà il Ministro Brunetta alla ragionevolezza” ha aggiunto il segretario della Fimmg.
Tutti disagi peraltro ben noti al Ministero, ricorda la Fimmg, e più volte segnalati sulla base di studi e sondaggi dai quali emergeva chiaramente il persistere di blocchi frequenti nel sistema di certificazione on-line e soprattutto per il call center. “Il sistema non è a regime – ha detto – e per questo abbiamo appreso con amarezza il no del ministro Brunetta alla richiesta di tutti i sindacati medici di rinviare le sanzioni per il mancato utilizzo dei certificati on-line. Lo stato di agitazione va avanti”.
“I medici sono offesi e umiliati – sottolinea Milillo – perché, se il progetto della certificazione on-line ha fatto qualche progresso, il merito è soprattutto loro che con le proprie risorse hanno compensato le carenze di un sistema improvvisato. Solo alcune regioni si sono tempestivamente attivate per supportare i medici e, comunque, la maggior parte degli ospedali italiani, gli ambulatori degli specialisti, la guardia medica notturna e festiva sono totalmente sprovvisti degli strumenti necessari. C’è quindi più di un motivo per essere ‘agitatissimo’”.
E.M.

01 febbraio 2011
© Riproduzione riservata

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