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Diventare psicoterapeuti. Dal 24 al 28 marzo al liceo Parini di Milano per orientarsi alla specializzazione e alla professione

di Edoardo Stucchi

Sarà la Settimana dell’Informazione Terapeutica, promossa da Giovani Psicologi Lombardia (GPL) e Spazio Iris, due associazioni di giovani psicologi. Attesi 2.000 aspiranti psicoterapeuti. Saranno gli stessi studenti dell'ultimo anno delle scuole di specializzazione a rispondere ai neoprofessionisti in dubbio sul proprio futuro di studio e di attività professionale

22 MAR - Dieci anni di studio: è questo, se va bene, l'impegno necessario per diventare psicoterapeuta in Italia. Per poi magari scoprire di aver preso la strada sbagliata. Manca infatti un'attività organica di orientamento alla specializzazione. Dopo 5 anni di università, un anno di tirocinio e l'esame di Stato per l'iscrizione all'Ordine (altri 5 o 6 mesi di studio), quando arriva il momento di scegliere quale scuola seguire per specializzarsi, i neo iscritti all'Albo non possono che procedere un po' per caso. Soltanto in Lombardia, di scuole di specializzazione ce ne sono 52 dei più vari indirizzi teorici, dal cognitivo-comportamentale al sistemico relazionale, ispirati alle 3 principali correnti: psicoanalitica, comportamentale e umanistico-esistenziale. E nessuna istituzione che faccia da autorevole tramite per una selezione consapevole.
 
E’ questo il percorso che devono affrontare i giovani che scelgono gli studi per aiutare le persone che vedono grigio intorno a loro, che non sanno tirar fuori da soli le capacità per affrontare la vita, insomma per quel potenziamento del benessere che può cambiare il destino. E’ così che si è costituito un gruppo di psicologi, rappresentanti di due associazioni promotrici, Giovani Psicologi Lombardia (GPL) e Spazio Iris che stanno cercando di riempire il vuoto che c’è fra la laurea e il lavoro.
 
Si sono dati appuntamento a Milano dal 24 al 28 marzo per la Settimana dell’Informazione Terapeutica (SIT) al Liceo Parini, la storica scuola milanese nota per i suoi spunti innovatori (ricordate la Zanzara, il giornale del liceo che destò tanto scandalo a metà anni ’60 con un’inchiesta sul sesso tra le studentesse del liceo milanese?), primo di una serie di incontri, per i quali sono attesi quasi 2000 aspiranti psicoterapeuti. Nel corso della settimana, saranno gli stessi studenti dell'ultimo anno delle scuole di specializzazione a rispondere ai neoprofessionisti in dubbio sul proprio futuro di studio e di attività professionale. “Così saranno comunicate non solo le informazioni burocratiche, ma anche emozioni ed esperienze vissute - spiega la dottoressa Michela Lussu, responsabile dell’Ufficio Comunicazione SIT- con l'obiettivo di rendere più forte e compatta la compagine degli psicologi, che soltanto nella nostra regione sono circa 16mila, più gli psicologi del lavoro”.
 
Ci sarà anche Laura Grimelli, Vice Presidente di GPL, che dopo aver seguito il primo anno di specializzazione nel gruppo analitico, è passata al gruppo Gestalt, dove si studia psicoterapia della forma . Quasi perso un anno di studi e un anno di quota che va dai 2 ai 4.000 euro. Ci sarà Alice Quadri che dice: “ La scelta della specializzazione non è fatta in modo consapevole, si fa quello che fanno i compagni, si seguono le mode, si da retta ai passaparola”. E Cecilia Pecchioli, attuale Presidente del Gruppo GPL: “Il problema non è nuovo. Era il 2006 quando un gruppo di giovani e determinati psicologi decisero di unire le proprie forze per gettare le basi di un cambiamento concreto nel panorama della professione psicologica, con l'obiettivo di favorire spazi di comunicazione, contatto e crescita per i giovani colleghi. Un gruppo mosso dalla volontà di agevolare, tutelare e migliorare la professione anche e soprattutto nelle sue frange più giovani, che ha dato vita all’Associazione Giovani Psicologi della Lombardia, una realtà in cui tutti i soci condividono l’esigenza di sentirsi soggetti attivi e partecipi nell’ambito della comunità degli psicologi, contribuendone alla vita e alla crescita culturale, operativa ed organizzativa”.
 
Ma che cosa si farà nella Settimana dell’Informazione Terapeutica al Parini?All’incontro formativo parteciperanno 35 scuole con altrettanti laboratori tenuti da docenti e gli studenti del quarto anno di specialità. A fine giornata interverranno ospiti del giornalismo, scrittori, registi che offriranno il loro contributo nei rapporti fra arte e psicologia. E a fine settimana analisi di un caso clinico osservato da 6 orientamenti diversi. Tutto il programma dettagliato sul sito www.informazioneterapeutica.it
 
GPL e Spazio Iris, i due enti fondatori del SIT, sono realtà associative accomunate dalla grande passione per la professione psicologica. GPL opera da 9 anni sul territorio lombardo (e non solo) attraverso attività di promozione e di tutela della figura dello psicologo, dai classici psicoaperitivi caratterizzati dalla presenza di grandi nomi del mondo della psicologia nazionale ed internazionale, alla costruzione di iniziative correlate ai vasti ambiti lavorativi in cui lo psicologo può operare (dal classico ambito clinico alla psicologia dello sport, alla giuridica, alla progettazione). Inoltre, in quest’ultimo anno si è sviluppato uno spazio innovativo, rivolto al grande pubblico e finalizzato alla diffusione di una sana cultura psicologica, che permette non solo di dare voce ai giovani colleghi ma anche (e soprattutto) di abbattere gli ancora attuali pregiudizi che ruotano intorno alla figura dello psicologo. Spazio Iris (fondato da Luca Granata e Tiziano Schirinzi) , invece, è una realtà che promuove e sostiene la cultura e l’etica professionale in tutte le sue forme ed ambiti applicativi ponendo l’accento sull’ambito socio-psico-educativo e sull’ambito sanitario. Attiva e promuove spazi di consulenza e/o supervisione all’individuo, alla coppia, alla famiglia, alle scuole e agli enti pubblici e privati. Svolge attività di sperimentazione, di studio, di ricerca, di informazione e di documentazione a tutti i livelli in materia di informazione, orientamento, formazione ed addestramento professionale.
 
Ma quali sono gli sviluppi di questo progetto di studi?Il corso di facoltà è suddiviso in un 3+2. Chi si ferma al terzo anno è dottore in scienze tecniche di psicologia e si può iscrivere nell’albo B dell’Ordine degli psicologi. Possono fare soltanto consulenze di sostegno. Con la laurea magistrale si diventa dottori in psicologia e ci si iscrive, dopo l’esame di stato all’albo A dell’Ordine degli psicologi. Possono lavorare nelle scuole, nelle aziende, fare consulenze diagnostiche, ma non possono “curare”, ossia prendere in carico il disagio del paziente ed aiutarlo a sviluppare strategie per superarlo. Gli psicologi si occupano di problemi individuali come ansia e depressione, problemi di coppia, problemi sul lavoro, disagi giovanili nella comunicazione, nell’alimentazione, nell’affetto e nell’autonomia.
 
Edoardo Stucchi

22 marzo 2015
© Riproduzione riservata

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