Ricetta veterinaria elettronica. Anmvi: “Sperimentazione utile se porterà a regime un sistema condiviso con i veterinari”
Dovrà essere previsto il recupero fiscale di tutti i costi da sostenere per per attivarla. Iindispensabile creare condizioni di connettività garantita e agevolata in tutto il Paese. Questi i dubbi dei veterinari dopo l’annuncio del ministro Lorenzin sull’avvio della sperimentazione
11 SET - Dubbi sulle semplificazioni, le agevolazioni, il recupero fiscale e l’efficienza digitale e banda larga della ricetta veterinaria elettronica
È questo il commento a caldo di
Bartolomeo Griglio vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) dopo l’annuncio del Ministro
Beatrice Lorenzin sulla sperimentazione della ricetta veterinaria elettronica, sul quale ancora non si conoscono i dettagli.
“Sul fronte delle semplificazioni, il sistema sarà vincente – dice Griglio – solo se non sarà né imposto né subito dai Medici Veterinari e se saprà premiarli con incentivi, agevolazioni e con compensazioni dell’apporto che viene loro richiesto al sistema della sanità veterinaria nazionale. E’ anche legittimo attendersi una reale semplificazione delle procedure, senza aggravi di costo e di tempo. La digitalizzazione è un costo per i Medici Veterinari che sono chiamati ad innovare processi di valenza pubblica con mezzi e risorse proprie (pc, Adsl, dispositivi mobili, ecc.) e dovrà pertanto essere previsto il recupero fiscale di tutti i costi che i Medici Veterinari saranno costretti a sostenere sia in termini di investimento che di gestione”.
Per quel che concerne l’efficienza digitale: “E' necessario anche considerare che ci sono ancora vaste zone del Paese in cui la connessione non è un servizio garantito – prosegue Griglio -, soprattutto in aree extraurbane, dove pure esercitano molti Medici Veterinari. E' quindi indispensabile creare condizioni di connettività garantita e agevolata. Ne va della reperibilità e della disponibilità del medicinale veterinario necessario agli animali in cura”.
Infine si potrà andare a regime solo con un sistema condiviso. “Il Medico Veterinario – conclude - è l’unico titolare della potestà prescrittiva, delle scelte terapeutiche, della salute animale e della sicurezza degli alimenti di origine animale. Per questo l’Anmvi si attende che il Ministero della Salute porti a regime un sistema di tracciabilità compartecipato e condiviso dalla Categoria”.
11 settembre 2015
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