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Laboratorio biomedico. Sicurezza delle cure e prevenzione rischio clinico i temi al centro della prossima Giornata mondiale


Ogni anno in simultanea in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale del professionista della salute del laboratorio biomedico. Quest’anno la giornata italiana del BLSD 2016 si terrà il 15 aprile a Matera.

14 MAR - L’A.N.TE.L. è componente per l’Italia dell’International Federation of Biomedical Laboratory Science vedi link : http://www.ifbls.org/index.php/en/members.
 
Ogni anno in simultanea in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale del professionista della salute del laboratorio biomedico.
 
Il tema mondiale per l’anno in corso è incentrato sulla sicurezza delle cure al paziente e sulla prevenzione del rischio clinico e dell’errore nel laboratorio biomedico vedi link.
 
Lo scopo della Giornata BLS è quello di aumentare la consapevolezza del ruolo che i professionisti del laboratorio biomedico hanno nel fornire assistenza sanitaria. BLS svolge un ruolo importante nella diagnosi, lo sviluppo della qualità e la garanzia, il trattamento, la ricerca, lo sviluppo e l'assistenza sanitaria pubblica.
 
Quest’anno la giornata italiana del BLSD 2016 si terrà il 15 aprile a Matera – Capitale Europea della cultura – nella prestigiosa Sala Convegni dell’ex-Ospedale di San Rocco con il sostegno e il supporto della Regione Basilicata, Comune di Matera e Azienda Sanitaria locale di Matera e il patrocinio istituzionale del Ministero della Salute.
 
Il tema del Convegno Scientifico Internazionale rivolto a tutti gli attori del laboratorio biomedico ( medici, tecnici sanitari di laboratorio biomedico, biologi e infermieri ) affronterà la “ Pre-analitica e il rischio clinico nel laboratorio biomedico “.
 
L’evento è patrocinato dalle Società Scientifiche della SIBIOC-SIMEU e TELESA.
 
Il Presidente Nazionale di Antel dott. Fernando Capuano ha dichiarato che “ L’obiettivo del corso è quello di fornire agli operatori del settore della sanità, l’implementazione della cultura e la consapevolezza del rischio nei professionisti di Laboratorio. Il rischio viene analizzato in tutte le varie fasi del processo di laboratorio ma in particolare nella fase preanalitica, vengono inoltre prese in considerazione alcune tecniche di analisi del rischio. La minore attenzione inizialmente prestata alla fase pre-analitica, i recenti studi sulla attendibilità globale delle analisi indicano uniformemente la fase pre-analitica come la “responsabile” della maggior parte degli errori. E’ pertanto, attualmente, focalizzata molta attenzione sulla “qualità” di questa fase.
 
Finalità del corso è di richiamare l’attenzione degli operatori sugli aspetti tecnologici che possono condizionare la qualità della fase pre-analitica, considerando i tipi e le frequenze dei differenti errori, la loro ripercussione sugli esiti clinici, nonché alcuni aspetti più operativi come la selezione dei campioni più adatti, il loro trasporto e l’automazione dei procedimenti coinvolti nel loro trattamento. Far acquisire ai partecipanti capacità, competenze e attenzione agli aspetti discussi a finché si porti, ove necessario, un contributo alla qualità globale delle analisi di laboratorio”.
 
Il dott. Eustachio Vitullo responsabile scientifico dell’evento ha dichiarato “ Ai tempi in cui la medicina veniva esercitata semplicemente affidandosi all’intelletto e all’esperienza del medico, le conseguenze sfavorevoli dell’atto medico erano attribuite al fato, al caso o alla volontà divina.  La graduale sofisticazione e modernizzazione della scienza medica è stata sostenuta fortemente dal progresso della Medicina di Laboratorio che è andata sempre più assumendo un ruolo strategico all’interno della medicina praticata, aumentando progressivamente il numero di test, la loro complessità e la capacità di incidere nel processo decisionale clinico e terapeutico.
Si ritiene che, oggi il 60-70% delle decisioni cliniche siano guidate dalle informazioni di laboratorio. La Medicina di Laboratorio è stata definita “The hidden science that saves lives” ( la scienza nascosta che salva le vite).
 
Poiché il Laboratorio  contribuisce così significativamente al clinical management,  il concetto di errore non può limitarsi a quanto avviene all’interno del laboratorio, ma presuppone una visione globale del processo clinico di cura, superando la tradizionale dicotomia clinica-laboratorio.
La sottovalutazione dell’errore diagnostico deriva spesso da una visione riduttiva e semplicistica, frutto della diffusa inclinazione, anche tra i medici, a non considerare il laboratorio come una branca della semeiotica e non vedere gli esami di laboratorio come atti medici (si pensi alla diffusa abitudine alla compilazione della richiesta da parte dell’infermiere).
 
Gli errori di laboratorio oggi originano per più dell’80% dalla fase pre- e post-analitica, certamente  danneggiano o disturbano il paziente con richiesta di analisi più approfondite, abbassano la qualità del laboratorio ed elevando i costi del Sistema sanitario.
 
La maggior parte degli errori pre-analitici dipende dalla richiesta inappropriata e dall’inadeguatezza del campione.
 
La fase pre-analitica, fonte di errori che inficiano il risultato del laboratorio, non deve essere trascurata, anzi deve essere ben conosciuta e tenuta presente da tutti gli attori (medici, infermieri, tecnici di laboratorio) impegnati  nel processo di cura dei pazienti, per evitare quella che è stata definita la “Sindrome di Ulisse” , vale a dire il viaggio pieno di insidie cui va incontro il paziente che entra nel percorso clinico-diagnostico per accertare il suo stato di salute
 
E’ evidente che per cultura ed opportunità, indicazioni, istruzioni e procedure di sorveglianza del processo devono scaturire dalla Medicina di laboratorio; in particolare le Società scientifiche rappresentative delle varie professionalità operanti nel Laboratorio Clinico hanno il compito di promuovere la formazione e gruppi di studio in grado di  prospettare soluzioni idonee e soprattutto  indirizzando tutta l’organizzazione sanitaria alla cultura della Qualità “.
 
I lavori saranno aperti dal Sottosegretario alla Salute on.le Vito De Filippo, dal Direttore Generale dell’ASL di Matera dott. Pietro Quinto.

14 marzo 2016
© Riproduzione riservata

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