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Specializzandi. Quante scuole sono in regola con l’orario di lavoro UE? Parte indagine di Anaao Giovani


La legge parla chiaro e anche le interpretazioni dei ministeri della Salute e dell’Università: il nuovo orario di lavoro stabilito dall’Europa vale anche per gli specializzandi. Anaao Giovani offre ai colleghi la possibilità di segnalare contraddizioni e difformità in modo da poter supportare eventuali azioni sindacali. L'INDAGINE

23 MAR - I limiti di orario imposti dalla nuova normativa vengono rispettati? E' stato richiesto al Direttore della Scuola di Specializzazione di adeguarsi alla normativa vigente? Qual è l’impegno medio in attività assistenziale o di tirocinio a settimana? Nell’attività assistenziale capita di avere la percezione di essere poco lucido a causa della stanchezza o si sono verificati episodi che hanno messo a rischio la tua salute o quella del paziente? Queste alcune delle domande che l’indagine rigorosamente anonima di Anaao Giovani intende porre agli specializzandi italiani a distanza di quattro mesi dall’entrata in vigore della legge che introduce anche in Italia il nuovo orario di lavoro, con l’obiettivo tracciare una mappa delle irregolarità commesse e verificare anche l’utilizzo improprio ed eccessivo dei giovanissimi colleghi.
 
La legge parla chiaro e anche le interpretazioni dei ministeri della salute e dell’università: il nuovo orario di lavoro stabilito dall’Europa vale anche per gli specializzandi. Chi fa fatica ad adeguarsi sembrano essere i direttori delle Scuole di specializzazione che stando ad alcune segnalazioni raccolte, violano spesso le limitazioni agli orari di servizio e le tutele per quel che riguarda i periodi di riposo.
 
Anaao Giovani offre ai colleghi la possibilità di segnalare contraddizioni e difformità in modo da poter supportare eventuali azioni sindacali, ricordando che l’Associazione nei mesi scorsi ha inviato ben due lettere ai Rettori, ai Presidi delle Facoltà di Medicina e ai Direttori Generali delle Aziende sanitarie sollecitando la corretta applicazione delle norme.
Clicca qui per partecipare all'indagine.

23 marzo 2016
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