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Arriva il ‘Bollino Ipasvi’ per l’accreditamento dei quasi 70 mila infermieri libero professionali


Presentato alla giornata nazionale sull’esercizio libero professionale a Como lo strumento per l'accreditamento  professionale per la libera professione infermieristica. Mangiacavalli: “Sarà uno strumento utile per certificare le competenze”

20 APR - Infermieri libero professionali? Ora arriva il bollino Ipasvi e un manuale per il loro accreditamento (volontario), in modo da garantire la professionalità, l’efficienza e la qualità del servizio ai cittadini.  L’iniziativa è stata presentata nella quarta giornata nazionale sull’esercizio libero professionale infermieristico, organizzata da Ipasvi ed Enpapi, l’ente previdenziale degli infermieri,  a Como.
 
Durante i lavori la presidente della Federazione, Barbara Mangiacavalli, ha annunciato l’arrivo imminente per gli infermieri  libero-professionisti del “bollino Ipasvi” e di  un manuale per il loro accreditamento (volontario), in modo da garantire la professionalità , l’efficienza e la qualità del servizio ai cittadini.
 
Il "bollino Ipasvi", ha spiegato Mangiacavalli, “sarà utile per certificare le competenze del professionista sul mercato del lavoro nazionale e comunitario”. Soprattutto dopo l’avvento della Tessera professionale europea che consente la circolazione dei professionisti tra gli Stati membri, ma che, come ha sottolineato la senatrice Annalisa Silvestro, rende “necessario un meccanismo di monitoraggio e garanzia delle prestazioni  di cui i Collegi, che ‘rilasceranno’ il bollino, si fanno garanti per gli infermieri formati nel nostro paese”.
 
La libera professione infermieristica cresce. I dati sono stati illustrati dal Direttore generale Enpapi, Giuseppe Fioretto e parlano di oltre 69mila posizioni iscritte all‘ente di previdenza, praticamente raddoppiate negli ultimi due anni. Analizzando le diverse posizioni in base all‘età anagrafica, i liberi professionisti contribuenti (quelli cioé che dalla libera professione percepiscono reddito) sono soprattutto nelle fasce di età inferiori a 30 anni e dai 41 ai 50, mentre quelli della gestione separata e quelli non contribuenti si concentrano nella fascia 41-50. La maggioranza dei liberi professionisti è in Lombardia, Lazio e Piemonte e circa 13mila posizioni riguardano iscritti stranieri.
Dal punto di vista dei redditi Enpapi registra un aumento del valore del volume di affari (da poco meno di 404 nel 2013 a quasi 428 milioni nel 2014) e dei redditi professionali (da 363,5 circa a a quasi 388 negli stessi anni), ma analizzando la media, proprio per l‘aumento degli iscritti, il reddito medio cala e passa dai 21mila euro circa del 2013 ai 19.900 del 2014.  
 
“L’accreditamento professionale – si legge in una nota Ipasvi - fa parte di questo percorso ed esprime il livello di qualità e di eccellenza raggiunto dagli infermieri nel miglioramento continuo della gestione e dell’assistenza, in termini di qualità e sicurezza delle cure e di valorizzazione delle competenze umane e professionali e i punti di forza del manuale sono nella disponibilità di uno strumento dinamico che permetta di aumentare la tutela del cittadino e del professionista, elevare il livello qualitativo dell’attività professionale infermieristica, accrescere la fiducia della persona assistita”.
 
Le fasi che ora l’attendono prima della sua entrata a regime, prevedono  una sperimentazione (con l’individuazione dei Collegi-campione), l’analisi della sperimentazione, gli eventuali correttivi, e infine la revisione conclusiva del documento e la relativa stesura definitiva. 

20 aprile 2016
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