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Infermieri. Nursing Up su riunione del tavolo tecnico: “Si osi di più, subito in Conferenza l'accordo sulle nuve competenze”


Il sindacato contesta il ministero perché “invece di dare corso al lavoro già fatto, si limita a convocare tavoli Ministeriali capaci solo di creare aspettative”, come nel caso del documento già approvato che “ancora attende di essere approvato dalla Conferenza Stato Regioni a causa degli out out delle lobby mediche”. Chieste certezze sul nuovo tavolo tecnico.

27 MAG - “Non comprendiamo come il Ministro della Salute ed il Sottosegretario De Filippo intendano dare una risposta ai bisogni di salute dei cittadini convocando tavoli tecnici fatti da esperti delle professioni sanitarie interessate ai quali, di fatto e ben oltre le meritevoli ma aleatorie premesse politiche , non viene fornita la garanzia di produrre documenti scientifici che possano avere dignità e rilevanza  anche senza il preventivo placet delle lobby mediche”. Ad affermarlo è il Nursing Up, commentando la riunione svolta mercoledì dal Tavolo tecnico per la professione infermieristica".

“Abbiamo letto con interesse il comunicato che il Sottosegretario De Filippo ha voluto far avere agli infermieri in occasione della giornata del 12 maggio (festa internazionale della categoria)”, premette il sindacato.
 
“Abbiamo partecipato – prosegue -  con ottimismo alla riunione di insediamento  del tavolo, lo abbiamo fatto  nonostante le premesse, e quando parliamo di premesse ci riferiamo al lunghissimo lavoro relativo all’implementazione delle funzioni infermieristiche portato avanti da uno specifico tavolo Ministeriale durante gli anni precedenti,  lavoro giunto al termine dopo anni di impegno con la produzione di un documento importante (anche se perfettibile) , quello relativo all’implementazione delle funzioni infermieristiche e che, nonostante sia stato condiviso dalla maggior parte del mondo sindacale ed associativo e da buona parte del mondo medico, ancora oggi attende di essere approvato dalla Conferenza Stato Regioni a causa degli out out delle lobby mediche. Abbiamo partecipato con ottimismo nonostante il fatto che  la Cabina di Regia ( altra struttura che doveva essere creata per garantire un confronto sistematico tra politica e parti sociali ai vari livelli sanitari) sia rimasta, a distanza di qualche anno ormai , solo un progetto non ancora realizzato. Abbiamo partecipato in senso di civico servizio ed in onore degli interessi dei cittadini e degli infermieri che rappresentiamo pur nutrendo gravi e fondati dubbi sulla reale portata di una volontà politica che,  nei fatti e diversamente dai proclami , invece di dare ulteriore corso al lavoro già fatto, si limita a convocare tavoli Ministeriali capaci solo di creare aspettative, su questioni rilevanti per il benessere sociale e professionale che  tuttavia non giungono mai a destino nonostante il benestare delle parti in causa”.

Per il Nursing Up “questo accade perché nella sanità italiana, ancora ben distante dai sistemi integranti e valorizzanti degli altri paesi Europei esiste, nei fatti, una sola professione sanitaria che adotta ogni strumento politico istituzionale per evitare qualsiasi forma di integrazione interprofessionale. Precisiamo che all’incontro era presente gran parte del mondo in rappresentanza delle professioni sanitarie ‘ad eccezione delle rappresentanze mediche’. In apertura dell’incontro il Sottosegretario De Filippo, dichiarandosi consapevole dell’importanza (politica secondo noi ) che i numeri delle professioni sanitarie vantano ,   ha invitato il tavolo tecnico ad essere tempestivo e ad elaborare un dossier da poter utilizzare anche quando partirà la fantomatica  “Cabina di Regia” (che non ci risulta sia stata ancora costituita)”.

In un clima che il Nursing Up definisce “di generale malcontento, anche perché sono state poste come ipotesi di futura discussione problematiche già affrontate in passato come quella dell’ implementazione delle funzioni infermieristiche”, il Presidente del Nursing Up ha immediatamente rappresentato al Sottosegretario le proprie osservazioni.

In particolare, per il sindacato, “non è più coerente e tantomeno proficuo affrontare la questione implementazione delle funzioni infermieristiche mediante un tavolo tecnico, sarebbe un tornare senza alcuna ragione sul gran lavoro già fatto dal tavolo che ha affrontato la questione negli anni passati e che ha chiuso producendo un documento importante,  frutto della mediazione e della condivisione tra quasi tutte le organizzazioni professionali , federazione IPASVI compresa. Tale documento, lo si ricorda, è “gia pronto” e  giace nella segreteria della Conferenza Stato Regioni in attesa di una (ormai fantomatica) approvazione”.

“Non comprendiamo – continua il Nursing Up - come si possa pensare di riunire attorno ad un tavolo tecnico, ciclicamente,  gli esperti delle professioni sanitarie e  chiedere loro di impegnarsi e di lavorare  su questioni delicate che attengono alle professioni non mediche,  salvo poi cassare con un colpo di spugna tutto il lavoro fatto alla prima levata di scudi di alcune frange del mondo medico”. E ancora, spiega il Nursing Up, “non comprendiamo come possa darsi inizio ai lavori di un ennesimo tavolo tecnico , senza prima chiarire in maniera incontrovertibile alle lobby sindacali dei medici, quelle per intenderci che  ogni volta esercitano una sorta di vergognoso , quanto fattuale “diritto di veto”, che i cittadini italiani hanno bisogno del contributo di tutte le professioni sanitarie, e che nel sistema salute non esiste solo la figura del medico”.

Con queste premesse Nursing Up ha chiesto alla politica, in persona del Sottosegretario alla Salute dott De Filippo, “di osare, avocando a sè quell’indispensabile minimo di coerenza  e coraggio necessari, che potranno essere dimostrati solo concordando con il Ministro della Salute l’immediato invio all’approvazione della Conferenza Stato Regioni, del documento sull’implementazione delle funzioni infermieristiche  sul quale ha lavorato con successo il precedente tavolo tecnico”.

Nursing Up ha anche chiesto al Sottosegretario, “di  assumersi la responsabilità di attestare formalmente e prioritariamente, quali sono gli obiettivi dei lavori del tavolo tecnico che si vuole attivare,  dando anche doverosa certezza, ai cittadini italiani, agli infermieri ed agli altri professionisti sanitari coinvolti su quali saranno gli strumenti che la politica intende utilizzare per dare forma ed autorevolezza formale ( oltre che sostanziale) a tali obiettivi una volta raggiunti e per evitare che i risultati dei lavori di questo nuovo tavolo tecnico, non siano vanificati,  ancora una volta, nel momento stesso in cui, come purtroppo è ormai prassi quotidiana, certa parte del mondo della  rappresentanza  medica solleverà gli scudi chiedendone la cancellazione”.

“Su queste basi, che noi del Nursing Up riteniamo comunque prioritarie, fondamentali ed imprescindibili”, il sindacato ha confermato “la nostra volontà di partecipare ai lavori del nuovo tavolo tecnico,  se necessario anche ad oltranza”.

27 maggio 2016
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