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Farmacisti. Enpaf stanzia 700 mila euro per contributo una tantum per liberi professionisti e soci e titolari Parafarmacie


Con La misura l’Ente previdenziale ha previsto l'erogazione di un contributo una tantum in favore dei farmacisti liberi professionisti e figure assimilate nonché dei titolari, soci e associati agli utili di parafarmacia. La domanda con la documentazione richiesta va presentata entro il 10 settembre 2016- REGOLAMENTO - MODULISTICA

31 MAG - Via libera dall’Ente previdenziale dei farmacisti ad un contributo una tantum in favore dei farmacisti liberi professionisti e figure assimilate nonché dei titolari, soci e associati agli utili di parafarmacia. L’importo stanziato è di 700 mila euro. In un regolamento sono disciplinate tutte le norme e le procedure per fare richiesta.

Possono chiedere l'assegnazione del contributo assistenziale i farmacisti:
 iscritti all'Enpaf che dall'anno 2015 hanno svolto ininterrottamente, ed in via esclusiva:

-l'attività di farmacista in regime libero-professionale oppure con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, con contratto di lavoro a progetto o, ancora, con borsa di studio e che, pertanto, alla data della domanda, abbiano integralmente versato il contributo previdenziale in misura intera per gli anni 2015 e 2016;

-iscritti all'Enpaf che dall'anno 2015 hanno svolto ininterrottamente, ed in via esclusiva, l'attività di farmacista in qualità di titolare, di socio o, comunque, di associato agli utili di esercizio autorizzato alla vendita di farmaci da banco ai sensi del D.L. n.223/2006 (conv. Legge n.248/2006) e che, pertanto, alla data della domanda abbiano integralmente versato il contributo previdenziale in misura intera per gli anni 2015 e 2016;

che alla data della domanda non presentino una morosità contributiva superiore ad un terzo delle annualità pregresse, nei limiti della prescrizione. Saranno ammesse le domande conformi dei richiedenti che hanno in corso la rateizzazione della morosità contributiva pregressa solo nel caso in cui, al momento della domanda, siano state rispettate le scadenze dei pagamenti concordati con il piano di rientro e sia stato versato un importo pari almeno alla metà del debito contributivo. A pena di esclusione, sarà a carico del richiedente l’onere di fornire, unitamente alla domanda di assegnazione del contributo assistenziale, copia del piano di rientro e della documentazione attestante lo stato del pagamento.

Nel regolamento si specifica inoltre come “l’istanza di assegnazione del contributo una tantum deve essere inviata direttamente all’Ente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Non è richiesto il parere del Consiglio dell’Ordine. La domanda può essere presentata una sola volta e deve essere redatta esclusivamente sulla modulistica a tal fine predisposta, che sarà resa disponibile insieme con il presente regolamento. Non saranno ammesse le istanze redatte in altre forme. Le domande e la documentazione richieste devono essere trasmesse esclusivamente tramite raccomandata a.r. entro il 10 settembre 2016”.
 
L’Enpaf comunica poi “che è in corso la revisione del regolamento delle prestazioni assistenziali. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf ha stabilito che, nell’anno 2016, per tutte le domande volte ad ottenere le prestazioni erogate dalla Sezione Assistenza, unitamente alla consueta documentazione fiscale (modelli CU, 730, Unico) deve essere presentato il modello ISEE ordinario relativo al nucleo familiare del richiedente. Il modello viene richiesto allo scopo di verificare che i limiti di reddito stabiliti dall’ENPAF per le proprie prestazioni assistenziali siano coerenti con quanto previsto nel sistema generale pubblico”.

31 maggio 2016
© Riproduzione riservata

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