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Fp Cgil Medici: uniamoci in un'unica area contrattuale


È questa la proposta che Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici presenterà in occasione dell'incontro all’Aran per la definizione delle nuove aree contrattuali.

17 MAG - I medici sono sotto attacco sia sul fronte interno delle Aziende, sia su quello esterno della politica. Non solo, a questo si aggiunge anche la controriforma della pubblica amministrazione voluta da Brunetta che penalizzante fortemente tutti i dirigenti della Pa, medici compresi.
Bisogna quindi reagire. A lanciare l’allarme è Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici che chiama a raccolta tutte le forze della dirigenza della sanità pubblica, quindi medici, veterinari, psicologi e biologi, con l'obiettivo di ottenere area unica contrattuale. Per questo, in occasione dell’incontro  previsto all’Aran il 18 maggio,, la Cgil si batterà per arrivare ad una unica area contrattuale omogenea della dirigenza del Ssn.
“I medici – ha dichiarato Cozza – sono ormai bersaglio di un attacco interno di natura pseudoaziendale ed esterno della cattiva politica. Il risultato è che la professionalità è sempre più mortificata da scelte arbitrarie dei manager della Aziende sanitarie , secondo logiche dettate da criteri di “appartenenza” e non certo di merito, peraltro senza trasparenza. L’ultimo testo del Ddl sul Governo Clinico, in discussione alla Camera, se approvato peggiora la sudditanza del medico”.
Ed anche la controriforma della pubblica amministrazione di Brunetta, ricorsa Cozza, “purtroppo sottoscritta anche da confederazioni alle quali aderiscono sindacati medici ma non dalla Cgil, marginalizza e penalizza tutti i dirigenti, che continuano ad essere colpiti dai piani di rientro, in attesa della manovra ‘lacrime e sangue’ del Governo Berlusconi, per il quale la crisi era superata”.
Alla luce di questo scenario, per il segretario nazionale della Cgil Medici, bisogna acquistare più forza e di unire in primo luogo in una unica area contrattuale tutte le forze della dirigenza della sanità pubblica
“L’unione tra i dirigenti della sanità pubblica – ha aggiunto – che lavorano negli ospedali e nei servizi territoriali uno a fianco dell’altro, rappresenta infatti un valore aggiunto contro le monocrazie aziendali e le politiche dei tagli, a difesa della professionalità. Per queste ragioni domani, all’incontro all’Aran per la definizione delle nuove aree contrattuali, mi batterò per una unica area contrattuale omogenea della dirigenza del servizio sanitario nazionale”.
E.M.

17 maggio 2010
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