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Ma che fine ha fatto il documento Fnomceo di Rimini?

di Ivan Cavicchi

Non si bene perché ma anche il Consiglio nazionale della Fnomceo della settimana scorsa, che avrebbe dovuto varare il tanto atteso documento conclusivo della terza conferenza nazionale dei medici, ha rinviato a settembre l’esame del testo. E intanto la nave del Ssn e dei medici sta affondando

11 LUG - L’inconseguenza della Fnomceo (QS  16 giugno 2016) sta diventando un problema davvero serio, ma come si suol dire  “le chiacchiere stanno a zero”, quindi  partirei da tre questioni secche:
· i carabinieri dei Nas un paio di settimane fa sono andati in alcuni studi medici pugliesi, compreso quello del presidente dell’ordine di Bari, il mio amico Filippo Anelli, per controllare l’applicazione del decreto sull’appropriatezza;
· l’ufficio del bilancio del Parlamento ha reso pubblico un dossier con il quale avanza forti dubbi sull’opportunità  del decreto appropriatezza e perfino sullo spirito che anima la proposta di legge sulla responsabilità professionale (QS 8 luglio 2016); 
· il ministero della salute con le Regioni ha definito il provvedimento per i  nuovi lea che costeranno complessivamente 3 mld ma che saranno finanziati solo per  771,8 milioni, a partire dal  presupposto che la differenza, cioè 2mld 228 milioni, dovrà essere  compensata in vario modo, anche con l’estensione restrittiva del decreto sull’appropriatezza (QS 8 luglio 2016).
 
Siamo in mezzo alla strada, senza ombrello, pensavamo ad una pioggerellina passeggera, invece la bufera come testardamente ho sempre scritto è solo all’inizio e come se non bastasse, praticamente scalzi perché le scarpe di cartone  si sono sfasciate.
 
Pochi giorni fa (8/9 luglio) si è tenuto a Roma il consiglio nazionale della Fnomceo. Nell’ordine del giorno tra le varie questioni era prevista l’approvazione o la stesura (non si è capito bene) del documento conclusivo della terza conferenza nazionale sulla professione.
 
Quella tenuta a Rimini il maggio scorso dal titolo, a leggerlo ora, quanto mai beffardo “guardiamo al futuro”. Come si sarà capito dai miei precedenti articoli quasi con ostinazione ho invitato ripetutamente la Fnomceo a uscire dalla sua inconcludenza e a consegnarci il documento strategico dovuto che ci dica con chiarezza come tentare per lo meno di aprire gli ombrelli.
 
Su proposta, non si è capito bene di chi, al consiglio nazionale della Fnomceo si è deciso di rimandare la questione del documento strategico della terza conferenza nazionale al prossimo settembre. Il consiglio nazionale steso come uno scendiletto non ha battuto ciglio. Opposizione compresa ammesso che ve ne sia una intendendo per opposizione semplicemente qualcuno che si alza e educatamente dice “non sono d’accordo a farmi menare per il naso”.
 
La conferenza si fa a Maggio e il documento conclusivo a settembre? Ma vi sembra logico? Oggi piove a dirotto e domani si apriranno gli ombrelli? Dopo cinque mesi?
 
I carabinieri si interessano di clinica, gli atti medici saranno razionati da un massiccio definanziamento dei Lea e  la Fnomceo  abbozza  e nessuno dice niente?
 
Possibile mai che tra di voi non ci sia qualcuno in grado di comprendere davvero la situazione? Il definanziamento sta creando problemi importanti di consenso politico  il governo e il suo partito di maggioranza devono  tenere sotto controllo almeno le più importanti professioni della sanità? I medici sono quello che sono e vanno tenuti sotto controllo con la Fnomceo e alle professioni sanitarie il governo riapre, come del resto dice la legge, il tavolo sulle competenze avanzate.
 
Vi siete dimenticati che il comma 566 è roba del PD? Il disegno di legge sull’atto medico, è stato bloccato dal PD? Tutta la vicenda dell’appropriatezza appartiene al pensiero debole del PD (riforma ter) e che a questo pensiero ormai obbediscono tutti, Regioni in testa e a seguire slow medicine Gimbe, choosing wisely?
 
“Fare di più non significa fare meglio” è l’idea che meglio di ogni altra  sintetizza  il provvedimento recente sui nuovi Lea, che spiega perché i carabinieri vanno  negli ambulatori medici a controllare se le prescrizioni sono appropriate ,e perché in un anno i medici di famiglia  del Veneto hanno ricevuto ben 199 circolari prescrittive dalle loro aziende.
 
Insomma vi rendete conto o no di quello che sta succedendo? Ma credete veramente che la mia avversione per gli “struscia bidoni” cioè i falsi riformatori ai quali vi siete accodati sia dettata da ragioni personali? Ancora non avete capito che con l’aria che tira non ve la caverete con choosing wisely e che vi state giocando la professione e in particolare quella dei giovani medici e delle future generazioni? Ma credete davvero che la “questione medica” sia una mia invenzione sociologica o come dice qualcuno una esagerazione?
 
Possibile mai che non avete capito che ai Lea hanno applicato lo stesso principio del definanziamento usato per quantificare il fondo, cioè in teoria avreste bisogno di x ma se voi tagliate y allora x vi basterà con il piccolo particolare che la y, cara Fnomceo, sono gli attributi dei  medici perché i medici per questo governo, per Gimbe, per slow medicine e per la stessa  Fnomceo  evidentemente  sono i veri colpevoli dei problemi di sostenibilità del sistema.
 
Ve lo ripeto un’altra volta, nel 2019 la spesa sanitaria dovrà calare rispetto al Pil di un punto e m mezzo. Siamo solo all’inizio se non vi date da fare la vostra professione  sarà sacrificata dal Pd e dal governo  sull’altare della sostenibilità.
 
Capisco tutto, i giochi di potere nella Fnomceo, gli inciuci con i sindacati, i collateralismi con il governo, le ambizioni anche politiche di qualcuno di voi, l’Empam per arrotondare lo stipendio, ma attenzione a tutto c’è un limite. Se tirate troppo la corda secondo me vi giocate la Fnomceo.
 
Questa Fnomceo oggi appare usata non governata e per tanti scopi diversi i quali raramente coincidono con gli interessi primari della professione e quindi dei malati.
 
Ivan Cavicchi

11 luglio 2016
© Riproduzione riservata

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