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Chersevani e Renzo (Fnomceo): “C’è poca comunicazione tra Ordini e Autorità giudiziaria” 


Il problema sollevato in una lettera al ministro della Giustizia. “Il difficile rapporto di collaborazione con le varie Procure della Repubblica, che dovrebbero fornire le informazioni sui procedimenti giudiziari a carico dei nostri iscritti, rischia di compromettere il corretto svolgimento delle procedure disciplinari a carico dei medici e degli odontoiatri coinvolti in procedimenti penali". LA LETTERA

27 LUG - "E' necessario risolvere in via definitiva - affermano all'unisono la Presidente della FNOMCeO, Roberta Chersevani ed il Presidente della Commissione Albo Ondoiatri della FNOMCeO Giuseppe Renzo - il delicato tema dei rapporti di comunicazione fra le Autorità giudiziarie e gli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri con particolare riferimento alle Commissioni per gli iscritti all'Albo degli Odontiatri istituite presso ciascun Ordine provinciale. Il difficile rapporto di collaborazione con le varie Procure della Repubblica, che dovrebbero fornire le informazioni sui procedimenti giudiziari a carico dei nostri iscritti, rischia di compromettere il corretto svolgimento delle procedure disciplinari a carico dei medici e degli odontoiatri coinvolti in procedimenti penali".

"E' necessario segnalare  - spiega Renzo - che la recente normativa relativa al Meccanismo di Allerta, previsto in attuazione delle Direttive UE, prevede l'obbligo per gli Ordini professionali di informare entro tre giorni le Autorità competenti degli Stati membri dei provvedimenti che limitano o vietano ad un professionista, anche solo a titolo temporaneo, l'esercizio totale o parziale sul territorio nazionale della relativa professione. Se il provvedimento limitativo deriva da una pronuncia giudiziaria, la stessa norma prevede che le Autorità giudiziarie nazionali informino tempestivamente l'Ordine professionale competente, proprio per consentire a quest'ultimo di attivare il Meccanismo di Allerta. Gli Ordini - viene ribadito dalla Presidente Chersevani - devono quindi essere portati a conoscenza dei procedimenti giudiziari a carico degli iscritti".

Il Presidente della Cao, Giuseppe Renzo, solleva poi la questione relativa all'Albo dei consulenti tecnici, tenuto dalle Procure della Repubblica ed utilizzato nei procedimenti giudiziari. "Fra le categorie comprese nell'albo figura soltanto quella medico-chirurgica, mentre non è prevista alcuna specificità per l'odontoiatria. Una situazione che può comportare problemi laddove un medico che non abbia specifiche competenze odontoiatriche e quindi non sia iscritto all'Albo degli Odontoiatri venga incaricato dal Giudice di redigere una consulenza tecnica d'ufficio su questioni di natura strettamente odontoiatrica".
 
Lorenzo Proia

27 luglio 2016
© Riproduzione riservata

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