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Nasce la Carta europea dell’Etica medica


L’appuntamento è il prossimo sabato a Kos, l’isola greca che ha dato i natali a Ippocrate, padre della medicina. È lì che sarà siglata la Carta Europa dell’Etica Medica. Ad annunciarlo è stato il presidente della Federazione dei Medici italiani, Amedeo Bianco, a margine di un convegno sulla responsabilità medica organizzato a Roma dall’Anaao Assomed. Presto anche un Codice deontologico europeo dei medici.

08 GIU - “Nell’era della libera circolazione dei pazienti e delle cure transfrontaliere è necessario che vi sia una base di principi condivisi in tutta Europa a garantire equità ed efficienza”. Per questo le Federazione degli Ordini medici di 25 Paesi dell’Unione Europea riuniti nel Ceom (il Consiglio Europeo degli Ordini dei Medici) sigleranno, sabato prossimo, la Carta europea dell’Etica medica, ispirata alla Convenzione di Oviedo e composta da 16 articoli.
Ad annunciarlo è stato oggi il presidente della Federazione dei medici italiani (Fnomceo), Amedeo Bianco, parlando con i giornalisti a margine di un convegno su “La professione medica tra deontologia e codici” organizzato a Roma dall’Anaao Assomed.
“La Carta etica – ha spiegato Bianco – è una tappa di un lavoro più complesso che dovrebbe condurre anche alla stesura di un Codice deontologico europeo dei medici”. La Carta etica, spiega infatti il presidente della Fnomceo, raccoglie i principi base per orientare l’assistenza sanitaria verso i valori più alti della società civile. “La deontologia, invece – ha spiegato Bianco – è strettamente connessa alla legislazione nazionale ed è evidente quanto sia difficile costruire un Codice deontologico che armonizzi le differenti norme vigenti dei diversi Paesi europei”. Bianco ha portato ad esempio le Dichiarazioni anticipate di trattamento, che in Italia non sono ancora state normate mentre altrove sono già realtà e in una forma meno restrittiva di quella che sarebbe comunque quella italiana qualora il Ddl in discussione alla Camera divenisse legge.

“Tutti noi, però, abbiamo principi etici comuni, come quello che tutti gli esseri umani devono essere uguali nel loro diritto alla tutela della salute, intesa come benessere globale, fisico e psichico, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia”. La Carta etica, ha annunciato Bianco, offrirà un orientamento condiviso anche su temi come il consenso informato, dil rifiuto ad alcune tipologie di trattamento e anche la responsabilità nei confronti dell’ambiente, perché “la tutela dell’ambiente è strettamente legata alla tutela della salute”. La Fnomceo, inoltre, ha portato alla Carta due importanti contributi: “Abbiamo chiesto – ha spiegato il presidente - che fossero inseriti nel documento due articoli molto innovativi che i medici italiani hanno già inserito nel loro Codice deontologico. Il primo riguarda l’obbligo deontologico del medico di impegnarsi in tutti i programmi di prevenzione del rischio clinico, mentre il secondo sottolinea la responsabilità del medico nei confronti di un uso appropriato della risorse”.
Per la Ceom si tratta, quindi, di un importante traguardo di un percorso che nasce nel 1987 con la Conferenza internazionale degli Ordini dei Medici, durante la quale si stabilirono dei principi generali di Etica medica a livello europeo, punti che furono fermati nel 1995 per arrivare poi, nel 2005, a Sanremo, a varare il grande Progetto della Carta Europea della Medicina. Cinque anni dopo, nel marzo 2010, Sanremo si riconferma “Capitale dell’Etica e della Deontologia”, ratificando il “Documento di Consenso”.
Ora questo cammino ha un suo primo coronamento a Kos: all’ombra del platano sotto il quale, secondo la tradizione, Ippocrate amava insegnare ai suoi allievi. La Carta, peraltro, ricalca e dà rilievo ai principi del Giuramento che ancora oggi – nella versione rimodernata dalla Fnomceo nel 2007 - viene letto dai giovani medici all’atto dell’iscrizione all’Albo.
 

08 giugno 2011
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