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Cisl Medici: “Siamo mobilitati per difendere le prerogative universalistiche del Ssn”


Lo ha ribadito all’unanimità e con forza l’esecutivo nazionale della CIisl Medici riunitosi a Bari il 6 e 7 ottobre. Il segretario nazionale, Biagio Papotto: "Non assisterermo passivamente al continuo declino ed alla definitiva distruzione della Sanità pubblica. Se il sistema regge ancora lo si deve soprattutto al senso di responsabilità, all’etica e all’ideologia dei medici e del personale tutto".

08 OTT - La Cisl medici non assisterà passivamente al continuo declino ed alla definitiva distruzione della Sanità pubblica come diritto garantito a tutti i cittadini dalla costituzione e come elemento centrale del Welfare italiano ed europeo. Lo ha ribadito all’unanimità e con forza l’esecutivo nazionale della CIisl Medici riunitosi a Bari il 6 e 7 ottobre. 
 
“La politica gestionale che ha caratterizzato in questi ultimi anni a tutti i livelli (nazionali, regionali ed aziendali) le decisioni in tema di sanità, basate su tagli orizzontali ed indiscriminati, piani di rientro commissariamenti e riduzione del personale, ha portato solo a peggiorare le criticità del sistema: 35 miliardi di finanziamento in meno dal 2010 in poi hanno prodotto un peggioramento sensibile dello stato di salute degli italiani e dei loro medici, con un serio incremento delle disuguaglianze tra le varie regioni”.
 
"Se il sistema regge ancora - afferma il segretario nazionale della Cisl medici Biagio Papotto - lo si deve soprattutto al senso di responsabilità, all’etica e all’ideologia dei medici e del personale tutto. Pur in numero ridotto, con un contratto illegittimamente bloccato ormai da 7 anni, tanto che la stessa Corte Costituzionale ha ritenuto di intervenire in merito, i medici hanno fatto e fanno di tutto per continuare a garantire ai cittadini livelli di prestazioni accettabili nonostante risorse umane e materiali sempre decrescenti”.
 
L’esecutivo nazionale Cisl Medici condivide le iniziative di protesta assunte dall’intersindacale medica e aderisce alla mobilitazione indetta, invitando la categoria, le forze sociali ed i cittadini tutti ad una forte mobilitazione per la difesa del Ssn, che "deve rimanere pubblico, universalistico e tale da garantire prestazioni di alta qualità". Il progetto di imprimere alla deriva in atto una chiara inversione di tendenza necessita di una rinnovata fiducia e motivazione del personale: in questa ottica, secondo la Cisl medici, va vista la richiesta del sindacato di rivedere i contenuti del contratto di lavoro ed il suo rinnovo, ormai non più procrastinabile. 

08 ottobre 2016
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