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Antel diffida il Brotzu: “Violate norme concorsuali su requisiti titoli”


"No ad adibizione alle mansioni di Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico di soggetti sprovvisti del titolo abilitante”. Diffida della Presidenza Nazionale e segnalazione al Ministero della Salute e alla Autorità Nazionale Anticorruzione contro la delibera dell’Azienda ospedaliera sarda con cui sono stati indetti concorsi per 9 posti tra biologi e chimici.  

16 GEN - Il Presidente Nazionale Antel Fernando Capuano ha notificato per il tramite del servizio legale l'atto di diffida al Direttore Generale dell'A.O. Brotzu e per conoscenza all'Assessorato alla Salute della Regione Sardegna, al Ministero della Salute e all'Autorità Nazionale Anticorruzione, relativa alla deliberazione n. 2419 del 28.12.2016 con la quale si indice un concorso pubblico per otto posti di collaboratore tecnico professionale- biologo, categoria D - CCNL Sanità e un posto di collaboratore tecnico professionale- Chimico, categoria D del CCNL Sanità che secondo l’Antel sono “in aperta violazione della normativa vigente concorsuale che richiede il possesso dei titoli specifici e abilitanti per la partecipazione dei concorsi pubblici”.
 
A darne notizia l’associazione in una nota in cui rimarca come “per di più la stessa azienda ospedaliera  già era stata destinataria nel 2013 della sentenza n.3330 del 18.06.2013 del Consiglio di Stato il quale aveva annullato la sentenza del Tar della Sardegna n.557 del 2011 con la quale il Giudice di primo grado aveva affermato erroneamente che la laurea in Biologia costituiva titolo superiore nello stesso campo in cui opera il TSLB e quindi di presunto carattere ‘assorbente’”.
 
“Nonostante la sentenza di portata storica del Consiglio di Stato – afferma il Presidente Nazionale di Antel Fernando Capuano - che adito da Antel e Aitic, abbia definitivamente acclarato che non può sostituirsi una laurea di biologia nè di primo nè di secondo livello al titolo specifico ai fini dell'esercizio della nostra professione di TSLB , ci siano tentativi palesemente erronei di sottrarre posti in pianta organica ai TSLB per riservarli a figure prive di titolo e pertanto in violazione dell'art. 348 del codice penale.(abusivismo professionale)”.
 
“Spero – conclude - che gli organi di vigilanza regionale, nazionali e l'autorità anticorruzione possano intervenire per sanare questa incresciosa situazione che è figlia anche della mancanza di un ordine professionale per i TSLB”.

16 gennaio 2017
© Riproduzione riservata

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